FILIPPINE 

 

 


CRONOLOGIA

XIV-XV sec. d.C.

Islamizzazione delle Filippine.

Sede di antichi empori commerciali indonesiani, arabi e cinesi, le Filippine entrarono nell’orbita europea dopo la scoperta di Magellano (1521 - Magellano sbarca presso Samar; 1565 - gli spagnoli sbarcano a Cebu “con la spada in una mano e la croce nell'altra”. Inizia la colonizzazione che andrà di pari passo con l’evangelizzazione; senza grandi resistenze, fatta eccezione per le isole meridionali di Mindanao, Sulu, Tawi Tawi, feudo dell’islam).

Furono così chiamate in onore di Filippo II di Spagna, che ne fece una propria colonia nel 1571 (fondazione “ufficiale” di Manila come capoluogo coloniale).Cristianizzate e ispanizzate (salvo Mindanao, rimasta musulmana in gran parte).

1762

Una spedizione britannica, partita dall'India sotto il comando del generale William Draper, occupa Manda con duemila uomini. Due anni dopo gli inglesi lasciano le Filippine e gli spagnoli tornano a governare l'arcipelago.

1872

Inizio della rivolta contro gli spagnoli a Cavite. Tre sacerdoti filippini, Burgos, Comez e Zamora, accusati di esserne i promotori, vengono giustiziati.

1892

Il dr. José Rizal rientra in patria per partecipare attivamente al movimento nazionalista. Nello stesso periodo, Bonifacio fonda l'associazione clandestina Katipunan: si avvia la lotta organizzata per l'indipendenza.

 

1896

Riprende la rivolta contro la Spagna. Esecuzione di Rizal.

L e Filippine divennero colonia degli USA nel 1898 1° maggio: un corpo di spedizione statunitense, comandato dall'ammiraglio Dewey, distrugge la flotta spagnola e assedia Manila. 10 dicembre: il Trattato di Parigi cede le Filippine agli USA. Giugno 1898 ‑ gennaio 1899: Emilio Aguinaldo guida il breve esperimento della prima Repubblica Filippina.

 

1899 21 gennaio: Aguinaldo promulga la Costituzione della Repubblica filippina. Tre mesi più tardi ha inizio la guerra filippino ‑ americana. La cattura di Aguinaldo nel 1901 segna la fine della resistenza organizzata. In seguito, le Filippine diventano una vera e propria colonia USA.

 

1902

Fondazione dell'Aglipay,  Chiesa a carattere nazionalista, da parte di Gregorio Aglipay, ex sacerdote cattolico.

 

1930

Un gruppo dissidente degli Aglipay, guidato da Felix Manalo, fonda l'Iglesia ni Kristo (Chiesa di Cristo), altra setta nazionalista.

 

 

1934

Il Congresso americano vota l' “Atto di indipendenza filippino” che accorda ai filippini il potere di  scrivere la propria Costituzione.

 

1935

Manuel Quezon diventa il primo presidente del paese.

 

1941

Inizia l’occupazione giapponese che durerà fino alla resa, il 15 luglio 1945.

 

1946

4 luglio: viene ufficialmente proclamata la Repubblica delle Filippine indipendente.

 

1947

Stati Uniti e Filippine stipulano trattati economici e militari che impongono di fatto al paese una condizione neocoloniale.

 

1965

9 novembre: Ferdinando Marcos viene eletto per la prima volta presidente.

 

1971

Creazione del Partito comunista filippino da parte di José Sison e, qualche mese più tardi, del suo ramo militare, l’NPA.

 

1972

21 settembre: imposizione della legge marziale a tutto il paese. Durerà nove anni.

 

1974

Recrudescenza nella lotta che oppone l’MNLF al Governo.

 

1976

Accordo di Tripoli che prevede un’autonomia parziale delle regioni del sud a maggioranza musulmana.

 

1978‑80

Ripresa della lotta armata da parte dell' MNLF, sempre più incline alla separazione delle province musulmane dal resto del paese.

 

1980

Marcos libera il suo principale avversario politico, Benigno (Ninoy) Aquino, che emigra negli USA.

 

1981

Rielezione di Marcos alla presidenza.

Visita di Papa Giovanni Paolo II, durante la quale viene sollevata la questione dei diritti dell'uomo.

 

1982‑83

Aumentano le divergenze tra la Chiesa e il Governo; la conferenza episcopale scrive due lettere pastorali molto critiche. Espulsione di missionari stranieri. Numerosi arresti di sacerdoti, religiose e leader laici. Uccisione e sparizione di molti di questi ultimi. Si susseguono attentati e scontri sanguinosi tra l’esercito, l’NPA e i separatisti musulmani.

 

1983

21 agosto: ritorno in patria di Benigno Aquino, che viene assassinato all'arrivo all’aeroporto di Manila.

31 agosto: funerali di Aquino. Vi partecipano tre milioni di persone. E’ la prima di una serie di manifestazioni contro il regime.

 

1984

Maggio: elezioni legislative. Nonostante numerose frodi e intimidazioni, l’opposizione passa da 13 a 64 seggi (su 200); questo fatto viene considerato dagli osservatori come una sconfitta per Marcos. Cresce la violenza e gli scioperi si moltiplicano.

Ottobre: la commissione di richiesta all’assassinio del senatore Aquino coinvolge il generale Ver, capo di stato maggiore delle forze armate, che viene temporaneamente sostituito dal generale Ramos.

 

1986

Febbraio: elezioni presidenziali anticipate. Grazie a brogli evidenti, Marcos prevale su Corazon Aquino. Il ministro della difesa Enrile e il vice capo di stato maggiore Ramos si ribellano con un gruppo di soldati. Il popolo, raccogliendo un appello radiotrasmesso del cardinale Sin, si unisce pacificamente agli insorti, insieme al resto dell’esercito. Marcos è costretto a lasciare il potere e rifugiarsi negli Stati Uniti.

28 marzo: Corazon Aquino viene eletta presidente.

 

1987

Riprende, dopo una tregua, la guerriglia comunista. A Manila, al ponte della Mendiola, presso il palazzo presidenziale di Malacanang, una manifestazione contadina viene repressa nel sangue. Questo fatto apre la strada a una nuova riforma agraria.

 

1988

9 giugno: il parlamento adotta la riforma agraria che dovrebbe interessare circa 30 milioni di persone, ma che resterà pressoché inattuata.

 

1989

28 marzo: le elezioni municipali confermano la fiducia accordata dal popolo a Cory Aquino.

28 settembre: Ferdinando Marcos muore in esilio.

Dicembre: settimo tentativo di colpo di stato militare, il più grave. Gli aerei americani della base militare di Clark sorvolano Manila, inducendo i ribelli alla resa. Il prestigio di Corazon Aquino è fortemente intaccato.

 

1991

Settembre: il senato delle Filippine respinge il nuovo trattato sulle basi militari con gli Stati Uniti. Nel frattempo tre disastri naturali (un terremoto, un tifone e l’eruzione del vulcano Pinatubo) mettono in ginocchio l’economia. Per la prima volta sotto il governo Aquino si registra un tasso di crescita economica negativo: -0,5%.

 

1992

Le elezioni dell’ 11 maggio portano alla presidenza Fidel Ramos che fra le priorità del suo mandato pone l’accordo con la guerriglia comunista e gli indipendenti musulmani.

 

1993

Novembre: accordo di Jakarta (Indonesia) fra Governo e separatisti musulmani. E’ riconosciuta l’autonomia di quattro province a maggioranza musulmana, create con un referendum.

 

1994

Gennaio: reintrodotta la pena di morte, che deve essere eseguita entro un anno dalla condanna mediante camera a gas. Forte opposizione della Chiesa.

 

1995

10‑16 gennaio: visita di Giovanni Paolo II a Manila, in occasione della Giornata mondiale della gioventù. La visita, che include diversi impegni di carattere pastorale, culmina con la Messa celebrata nel Luna Park, a cui assistono oltre 4 milioni di persone.

 

1996

8 maggio: Victor Keith Fitzgerald, australiano di 66 anni, è il primo imputato con l’accusa di pedofilia a essere condannato a 18 anni di carcere. Altre condanne di stranieri seguiranno nel corso dell’anno.

Luglio: a seguito di un accordo tra Governo e MNLF, nasce il Consiglio per la pace e lo sviluppo delle Filippine meridionali formato da esponenti musulmani (in maggioranza) e cristiani. Suo compito sarà gestire per tre anni la vita sociale ed economica di dodici province meridionali, fino all’elezione di un Governo autonomo.

 

2 settembre: firma del trattato definitivo con il Movimento nazionale per la liberazione dei Moro (MNLF, Moro National Liberation Front). Viene crea­to il Consiglio per la pace e lo sviluppo delle Filippine meridionali (SPCPD, Southern Philippines Council for Peace and Development) nelle zone coperte dall'accordo di Tripoli in vista di un'autonomia da stabilire tramite plebiscito. Continua il dialogo dell'esercito con le altre fazioni musulmane non ufficiali e con i gruppi di sinistra.

 

1997

4 febbraio: il processo di pace tra cristiani e musulmani rischia di naufragare con l'uccisione a sangue freddo dei vicario apostolico di Jolo mons. Benjamin De Jesus, degli Oblati di Maria Immacolata. Il caso rimane irrisolto.

 

1998

11 maggio: il vicepresidente Joseph "Erap" Estrada è eletto a netta maggioranza nuovo presidente delle Filippine. Tra il programma di gover­no lo sviluppo delle campagne, la lotta alla povertà e la difesa degli interessi e dei valori nazionali.

Sempre in questa data il figlio di Imelda Narcos viene eletto governatore della provincia di Ilocos Norte.

 

12 giugno: le Filippine celebrano i 100 anni di indipendenza dalla Spagna. Ma è un momento difficile per l'economia a causa del generale deprezza­mento delle monete asiatiche sul dollaro americano.