TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, 16.07.2002

(47 circolare)

Carissimi Amici, Suore e Familiari

 

            Questa lettera è in modo particolare per ringraziare  dopo l’arrivo dell’ultimo contenitore.

Ogni volta che arriva a Mkiwa un contenitore, restiamo meravigliate per la vostra generosità.

Abbiamo fatto presente in una delle nostre lettere precedenti dei bisogni della nostra scuola e abbiamo visto arrivare lana, scampoli di stoffa, filo… Abbiamo parlato dei nostri bambini più poveri ed è sorta in una parrocchia il desiderio di adottare alcuni di essi a distanza, così come prosegue questo stesso aiuto ai bambini di Dodoma. Ormai la casa è piena ma i parenti continuano a chiedere qualche posto… e poi, come possiamo dimenticare alcuni gesti di generosa solidarietà?… sposi che rinunciano ai soliti regali per offrire alla nostra missione l’equivalente e, come in occasioni anche tristi (come la perdita di una persona cara) invece dei fiori raccolgono l’equivalente per i nostri bambini. I bambini, poi che offrono i loro piccoli risparmi per i loro “fratellini meno fortunati”… sono espressioni che ci commuovono davvero…

Ultimamente, una parrocchia ha preso a cuore – nella persona del Parroco – la nostra necessità e quella della gente del villaggio di non avere ancora l’elettricità e ci ha dato la possibilità di comprare il trasformatore indispensabile per questo lavoro, data la povertà del Governo nel locale a provvedere. Perfino una Signora ha pensato ad offrire una somma per ricordare la sua amica suora – morta in Italia – che lei sapeva di desiderare tanto di essere missionaria.

Non vedete pure voi tutti, quanto sia buona la gente del nostro Paese? E le varie, piccole e più consistenti offerte delle persone da noi conosciute che vogliono darci una mano sia pure con 40 euro?…

Noi non possiamo che ringraziarvi e non stancarci di pregare per ciascuno di voi.

Tutto questo non solo ci aiuta a fare ciò che vediamo sia utile per questo villaggio, ma ci incoraggia a sperare sempre nella Provvidenza che non mancherà di soccorrerci nei momenti di difficoltà.

Abbiamo potuto vedere anche la sensibilità di alcune persone a darci il loro aiuto per il villaggio di Sukamaela dove voi ben sapete abbiamo iniziato il nostro aiuto per i lebbrosi.

 

Volevo offrirvi una riflessione su alcune parole del poeta Peguy:

 

La carità, dice Dio, non mi stupisce… non è un fatto sorprendente.

Queste povere creature sono così infelici che, ameno di avere un cuore di pietra, come non avrebbero carità le une per le altre?… come non si toglierebbero il pane di bocca, il pane quotidiano, per darlo a dei bambini infelici?

La carità è spontanea… cammina da sola. Per amare il prossimo basta lasciarsi andare, basta guardare tanta miseria. Per non amare il prossimo bisognerebbe fare violenza a se stessi… irrigidirsi, farsi del male…

La carità sgorga in un mondo del tutto naturale… è semplice… è a portata di mano. E’ il primo movimento del cuore; il primo momento è quello buono.

La carità è una madre e una sorella. Per non amare il prossimo, figlio mio, bisognerebbe tapparsi gli occhi e le orecchie a tante grida di desolazione.

 

Vi lascio alle vostre riflessioni e noi sappiamo che Dio vi benedice per la vostra carità

 

Suor Rita

e tutte le suore nelle Comunità

 

 


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