TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


 

(lettera di sr.Rita dalla Tanzania giunta a Roma il 3 novembre 1990)

                                                                                   

Carissime sorelle,

    spero abbiate ricevuto le nostre prime notizie trasmesse con lettera a mano gli ultimissimi giorni di settembre.

(tralasciamo il pezzo di lettera dove chiede informazioni su varie persone e suore).

               

Ora voglio cominciare a dire qualcosa di noi.

    Qui ogni giorno arrivano lettere di domanda per entrare a far parte della Congregazione. Non possiamo per ora prendere nessuno perché non abbiamo il posto dove farle dormire. Abbiamo pensato di parlare con don Dino per costruire un capannone con bagno e cucina per le giovani candidate. Abbiamo fatto un piccolo programma per l'accoglienza iniziale e per l'ammissione.Ci sono diversità di comportamento e modalità che non sempre si confrontano col nostro modo di fare e di pensare, ma abbiamo la fortuna di avere le suore africane e mia sorella che sono di grande aiuto.

                Spero abbiate consegnato la lettera al dottor Del Grande per poter inviare il materiale per la casetta della Missione. Hanno finito la piattaforma e abbiamo dovuto mettere un guardiano(che dovremo pagare),per evitare che i bambini(e sono tanti come le mosche),distruggano ciò che è stato costruito.

Sono arrivati due container's ma purtroppo alcune cose sono mancate(fotocopiatrice,secchi,pentole inox, pentole di rame,scarpe ed altro),altra roba si è sciupata per i disinfettanti. Sono scoppiate le bottiglie e hanno bagnato alcune cose,ma questo non è stato di grande danno(le mutandine dei bambini,di plastica,si sono macchiate col catrame). La carta che ricopre le casse all'interno ed altre cose si sono impuzzonite da lysoform. Abbiamo fatto ricorso soprattutto per la fotocopiatrice,ma non abbiamo speranza di ricevere notizie buone. Come vedete stiamo a Itigi, perché sr.Incor non avendo ricevuto il residence non l'hanno potuta prendere al corso perché è proibito ai turisti imparare(ufficialmente) la lingua. Io sono stata contenta perché così siamo insieme.

Tra un viaggio e un'altro eravamo rimaste con le suore solo un giorno intero e siamo dovute partire per Kipalapala (con un giorno di macchina per arrivarci). Le suore nostre sono venute a prenderci non all'aeroporto,ma due giorni dopo a Dar...,con la nostra macchina e un autista musulmano che vuole farsi cristiano e si chiama Bacari.Ogni giorno viene a salutarci prima di partire per i suoi viaggi. Lavora per l'ospedale e se abbiamo qualcosa da comperare in città lo chiediamo a lui.

                Abbiamo parlato per il pozzo con Teddy il canadese che aveva fatto l'incidente ed era stato in ospedale a Roma.E' guarito,si è sposato ed è tornato a fare il suo lavoro. Dobbiamo cercare a Singhida,però,chi sa trovare l'acqua e che non sia salata. Il pozzo costa 12.000.000 circa compreso anche delle altre spese come appunto pagare chi viene da lontano per vedere dove si può scavare. Qui i missionari hanno "costruiti una città",hanno messo anche una specie di spaccio,dove si può trovare qualcosa(se arriva dall'Italia o dal Canada) da comperare. Poi,patate,frutta e verdura si può comperare dall'orto dei missionari. Nel magazzino c'è un italiano che vende e si chiama Bruno. Qui tante cose sono in comune. Quando sono arrivati i container's a Itigi hanno scaricato per svuotarli e rimettere in altri due contenitori,Bruno,Carlo (quel signore che stava all'aeroporto e che è partito con noi) e una decina di africani. Come paga a questi abbiamo dato cioccolatini che erano caduti - rotto il sacchetto - dal container e qualcosa di vestiario.

                Sr.Incor,sr.Mary e a turno sr.Melania e sr.Paulina, vanno in ospedale, l'altra resta per  cucinare e io per fare le pulizie e ordinare altre cose,o lavare,stirare ecc...

                La mattina ci alziamo alle 6(io) e le altre suore alle 6.15. Facciamo 2 Km (forse più) a piedi fino alla chiesetta per la S.Messa che si celebra alle 6.30. Due volte la settimana abbiamo l'incontro sul tema dell'anno. Una volta la settimana l'incontro fraterno per scambiarci le varie notizie e due volte la settimana la preghiera (martedì e giovedì).I n questo mese di ottobre andiamo al rosario in Chiesa ad eccezione di qualche caso,come quando c'è qualcosa-visita o altro da fare (come: sistemare qualcosa dei contenitori arrivati. La sera alle 21.30 siamo a letto,ma dormire è altra cosa, tra le zanzare e l'abitudine di  andare a letto tardi e... i turni per lavarsi (abbiamo un bagno solo.

                Pensavo,partendo da Roma che sarebbero cessate le visite ma qui la giornata passa tra un "hodi" e un "Karibu".Più assiduo di tutti è il vice direttore dell'ospedale S.Gaspare che è un africano di una gentilezza squisita che abita alla porta accanto a noi e che viene volentieri anche perché vorrebbe imparare di più l'italiano di cui sa qualche cosa, ed è solo.

                La comunità è serena, silenziosa. Lavora ciascuna al suo posto e preghiamo a tempo opportuno. Mentre scrivo sr. Incor è in ospedale. E' venuto il dottor Vito a prenderla. Sr.Mary e sr.Paulina cuciono ed io scrivo e penso a voi con tanto affetto.

                                                                                               sr.Rita

 

P.S. Se ritenete opportuno spedita questa mia lettera ai collaboratori e agli amici.Siamo sempre in attesa di notizie,ma anche noi vediamo passare il tempo e non ancora abbiamo scritto la promessa circolare.Oggi però lo faccio.

 


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