TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, 28.11.1992

(12 circolare, lettera di Natale)

 

Carissimi,

  

   siamo vicini al S. Natale e con la Domenica di Avvento la S.Scrittura comincia ad insistere che dobbiamo svegliarci dal sonno. Risvegliamoci dunque! Risvegliamo il nostro cuore e il nostro spirito. Destiamoci dalla nostra indifferenza, dal nostro torpore. Mettiamoci gioiosamente in attesa di questa Visita straordinaria di Gesù: Dio che viene sulla terra. Con tutti i credenti, anche noi gridiamo: "Vieni Signore Gesù, vieni!"

Che cosa verrà a fare Gesù? Sai? Busserà alla tua casa. Fatti trovare sveglio/a. Pronto ad aprire la porta nel momento nel quale busserà. Non farlo attendere, non mandarlo via - come un tempo a Betlemme. Apri! Ascolta ciò che chiede e dai la tua risposta. Una risposta non fantasiosa, superficiale, ma una risposta che parta dalla profondità del tuo cuore.

Buon Natale, dunque... a tutti voi amici e collaboratori della nostra Missione. Buono e santo Natale, persone di cui forse non ho mai visto il volto eppure so quanto bene fate, quanti sacrifici per poter rispondere con generosità alle richieste di Luciana, di Zita, Carmela, Ida, alle nostre Suore nelle diverse nostre case in Italia e all'estero." Grazie", vi dice Gesù al quale già pensate di aprire la porta di casa vostra quando Egli busserà. Grazie da parte dei nostri bambini che sono capaci di restare tutto il giorno vicino al cancello della Missione fin quando non portiamo loro qualcosa da mangiare, fosse pure solo una mangiata di caramelle. Grazie ai vostri bambini, i ragazzi delle varie scuole che ci fanno giungere i loro risparmi. Siete diventati gli amici dei bambini africani del villaggio di Mkiwa.

            Se aveste l'opportunità di venire qui, non come turisti, ma come chi vuole incontrare il volto intimo, misterioso (mistico) di Gesù, potreste avere la possibilità di vederLo con gli occhi della fede e dell'amore. Lo vedreste... Lui, Gesù che tende la sua mano, attraverso Maria che bussa con Giuseppe alle porte di Betlemme. Potreste vedere questa Sacra Famiglia che chiede ospitalità, cibo, vestito, acqua...

            Fratelli in Cristo, Voi non immaginate neppure quanti sorrisi partono da qui e vengono fino a Voi. Noi li vediamo direttamente qui, ma sono rivolti a Voi perché attraverso Voi possiamo dare, suscitando questo mutamento di espressione, dalla tristezza alla gioia. Spesso i bambini sono mandati a noi dai genitori a chiedere un po' di farina, di latte, di zucchero per preparare qualcosa, altrimenti andrebbero a letto digiuni. Questo è un periodo difficile..., ma non so quello migliore quale sia. Questo è il peggiore perché nessuno ha qualcosa e anche la nostra dispensa è quasi vuota. Meno male che l'anno scorso abbiamo comperato qualche sacco di granturco, almeno qualcosa possiamo dare a chi ci chiede. Domenica l'altra, sono venute tre bambine che hanno perso la mamma. Abbiamo visto quanto erano pallide e abbiamo fatto loro il test. La più grande, di circa nove anni, aveva quattro di emoglobina. Si reggeva ancora in piedi. Venivano dal bosco. Avevano camminato circa 1,5 km nella speranza di poter mangiare qualcosa da noi. Aveste visto... La più grande ha preso la sua carne e l'ha data alla più piccola mentre lei continuava a leccare con un ditino ciò che era rimasto nel fondo della scodella. Ecco!, abbiamo detto, perché la grande ha un'anemia così alta e la più piccola sta bene... Cerca di fare la mammina... Due bambini con i vestitini... che non si vedevano più tanto erano stracciati, li abbiamo rivestiti a nuovo e quando sono andati via correvano e gridavano dalla gioia. Ti guardano, sorridono, ringraziano e poi, via di corsa a farsi vedere dalla mamma o dagli altri fratellini. Queste sono le nostre tristezze, ma anche le nostre gioie e sono anche le vostre gioie!

            Un grazie particolare alle suore del Canada per il contenitore arrivato due tre giorni fa... Il contenuto ci servirà per l'asilo che apriremo a gennaio prossimo. Intanto qualcosa servirà per il prossimo Natale. Grazie! Ringraziamo i vari gruppi che si sono formati nelle diverse parti dell'Italia e in Europa e fuori. Con il finanziamento della CEI abbiamo messo a lavorare circa settanta ragazzi per ora, ma il progetto è per centocinquanta giovani. Anche il laboratorio è in attività con le donne le quali imparano a cucire i vestitini per i loro bambini. Il motocoltivatore è al lavoro e serve per la pampa. Un campo di cotone che i giovani dovranno coltivare... Grazie a Dio e alla vostra generosità (anche i soldi della CEI sono i vostri contributi), un futuro migliore sembra spuntare per il villaggio di Mkiwa.

 

Ancora una volta AUGURI infiniti e anche per il nuovo anno 1993!

Cordialmente saluto tutti assieme alla nostra comunità e alla comunità del villaggio di Mkiwa

- sr. Rita Fiorillo,

sr.Incor, sr. M.Melania, sr. Maria Teresa Tesha, sr. M.Paolina.

 

N.B. Leggete questa bella poesia che allego:

 

            Da il "Profeta"- Vi sono alcuni che danno poco del molto che hanno e per essere ricambiati, e questo desiderio segreto avvelena il loro cuore. Vi sono alcuni che hanno poco e lo danno tutto. Essi credono nella vita e nella sua generosità e le loro mani non sono mai vuote. C'è chi dà con gioia e questa gioia è la sua ricompensa. C'è chi dà con rimpianto, e questo rimpianto lo rattrista. C'è chi dà senza provare né rimpianto, né gioia, inconsapevole della propria virtù; costoro sono come il mirto laggiù nella valle che sparge nell'aria il suo profumo. Attraverso le loro mani Dio parla e attraverso i loro occhi Dio sorride alla terra. E' bene dare se ci chiedono, ma è meglio capire quando non ci chiedono nulla; per chi è generoso cercare chi riceverà il dono, è una gioia più grande del dono stesso. Che cosa vorresti mai trattenere? Tutto quanto possiedi sarà dato un giorno. Per questo dà oggi perché la stagione dei doni sia tua e non degli eredi. Si dice spesso: "Vorrei dare, ma soltanto a quelli che lo meritano". Non fanno così le piante del tuo orto, né le greggi del tuo pascolo? Essi danno per vivere, perché tenere è morire. Senza dubbio colui che è degno di ricevere i suoi giorni e le sue notti, è degno di ricevere tutto da te. E chi ha meritato di bere all'oceano della vita merita di dissetarsi al tuo ruscello.   (K.Gibran)

 

Se aspettiamo di essere ricchi, prima di diventare donatori, moriremo nell'indigenza. Spalanchi la sua povertà sulla miseria dei fratelli e sarà la ricchezza vicendevole, fatta di gioia e di speranza immortale. ...Il Signore si accontenta di poco perché conosce le forze di ognuno.  (P.Mazzolari)

 

 


  inizio