TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, marzo 1996

                                (22 circolare)

Carissimi Amici, consorelle e familiari tutti.

 

            Eccomi a Voi per raccontarvi non tanto della festa religiosa del Natale, che del resto ho fatto altre volte, ma piuttosto per dirvi cosa è stato prima, nei giorni che hanno preceduto questa festa. Il contenitore, partito dall'Italia nel mese di ottobre, è arrivato a Mkiwa il 13.12.95.

E, siccome si dice che "nessun male viene per nuocere", il fatto di essere arrivato pochi giorni prima del Natale ci ha costrette a mobilizzarci per la "distribuzione e condivisione dei beni".

E' arrivata roba diversa: dal necessario per il mangiare, agli utensili per cucinare, vestiario e scarpe. Le SCARPE: che festa! che gioia! Non potete immaginare la folla che si è raccolta alla missione alla notizia che erano arrivate le scarpe. La gente è arrivata, anche dai villaggi vicino e, qui non ci sono telefoni, né giornali, la notizia si è diffusa in meno di due ore!

Scarpe per i bambini e per gli adulti, per le donne e per i seminaristi, per i giovani e per i vecchi. Ce ne sono per tutte le età, anche se non tutte possono rispondere al numero dei loro piedi. Abbiamo date le scarpe anche ai sacerdoti e perfino un paio di pantofole per il nostro Vescovo che le ha gradite molto con profonda riconoscenza. Il nostro Vescovo cammina con il bastone e avere un paio di pantofole significa lasciarlo camminare più sicuro. E poi... non poteva spiegarsi come fossimo riuscite a sapere che proprio ne aveva bisogno tanto, che era arrivato alla determinazione di scrivere in Italia a qualche conoscente perché gliele comperasse... "Ma come avete fatto a sapere che ne avevo bisogno?" Il nostro Vescovo è di una semplicità di bambino, assieme a tanta, tanta bontà.

Vi meravigliate forse per così grande gioia? Vi spiego il perché.

Per andare a comperare un paio di scarpe di cuoio è necessario fare almeno 300Km e poi il costo di un paio di scarpe da uomo - di cuoio - oggi, costa la paga di un mese di lavoro di un operaio.

E siamo a Natale! Tutti lucidi, in chiesa i cristiani e, nel villaggio le persone di altre religioni o pagani ancora. Tutti lucidi, dalla testa ai piedi. Si sa che gli africani per necessità si ungono, ma per la festa e con le scarpe ai piedi, si sentivano gran signori e perciò hanno un poco abbondato...

Incontrandoci, un sorriso splendido che copre la bianchissima dentiera, è un modo per dire ancora grazie.

E' Natale; Gesù viene a far festa con loro e perciò - oggi almeno - hanno le scarpe ai piedi che di solito sono sempre nudi.

Ho sentito dire che un bambino in Italia vedendo la foto di un bambino scalzo abbia esclamato sorpreso e addolorato: "Ma io ho dato le mie scarpe e perché lui è scalzo?"

 

Carissimo, le tue scarpe qualcuno le ha messe a Natale e le conserva per i giorni di festa. Ha quelle sole! Gli altri giorni continua ad andare scalzo, per non sciuparle. Capisci? Bravo sei davvero però, perché gliele hai mandate!...

La domenica è un giorno importante per loro. Tutti lasciano i campi, le mucche per qualche ora e vanno in chiesa per una lunga preghiera, assieme al catechista che sostituisce il Missionario che può venire solo una volta al mese circa.

Il giorno di domenica è un giorno importante e tutti vogliono vestire meglio per andare in chiesa, tanto che il vestito lo chiedono perché debbono andare in chiesa. Se incontri un bambino che ha le scarpe "nuove", se le toglie dai piedi e te le mette sotto gli occhi per fartele vedere e fin quando non gli dici "che belle scarpe che hai", non se ne va via.

 

All'Opera Apostolica in particolare, non solo per le molte scarpe, ma anche per l'offerta dell'attrezzatura sanitaria per i nostri bambini siero-positivi, assieme a tutte le persone e Diocesi che hanno dato il loro contributo, grazie infinite!

Ai ragazzi di Follonica, Roma, Scauri, alla Signora Ginetta e a tutti coloro che vanno in via del Casaletto con i loro pacchi e pacchetti... Grazie alla Signora Clelia per i soldi inviati tramite sr.Incor per continuare la costruzione della scuola a Issuna e alla Signora Marcella per la statuetta della Madonna, che appena è entrata nella mia camera, mi ha aiutato a risolvere un problema abbastanza intricato. A Maria si può chiedere tutto. Ella ascolta sempre e provvede, anzi, previene le nostre preghiere se a Lei ci rivolgiamo con fede.

Per l'Adozione a Distanza la risposta è questa:

            Abbiamo chiesto l'impegno per tre anni, per cui le altre persone che desiderano adottare, potrebbero aspettare. Oppure, siccome le spese non sono coperte tutte con le 500 mila lire annue, se sono d'accordo, potrebbero ricevere due persone adottanti lo stesso bambino.

Le foto le stiamo facendo sviluppare qui, così non si creano confusioni tra la piccola storia e la foto e le invieremo presto a mano.

Sempre riconoscenti per tutto assicuriamo ciascuno della nostra preghiera e, siamo ancora in tempo di augurarvi un felice anno 1996, ricco di salute, pace e fruttuoso di bene.

 

Siamo contente di costatare tanta generosità nella gente del nostro Paese Italia.

Che Dio Vi faccia gustare la gioia del donare.

sr.Rita e Comunità

 

Un augurio di Buona Pasqua

da parte di tutta la famiglia religiosa delle suore  Orsoline del Cuore di Gesù Agonizzante.

 sr.Giulia

 

 


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