TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, 25.11.2000

(41 circolare)

           

Carissimi,

 

            “Quando sorge il sole?” – domanda il sacerdote durante l’omelia alla S.Messa.

I cristiani rispondono: “all’alba…” – “no!, io non penso così… e allora?… il sole sorge quando apriamo il nostro cuore all’amore”.

Il sole è l’Amore che Dio ha messo nei nostri cuori – e quando noi offriamo quest’Amore agli altri – con i gesti concreti – il sole risplende dentro di noi e attorno a noi, perché è l’Amore di Dio, che riversato da Lui nei nostri cuori -  noi rendiamo manifesto.

Queste parole che il sole non sorge all’alba, ma quando doniamo amore, mi hanno fatto ricordare le parole di un nostro poeta che dice che ogni volta che facciamo atti d’amore è allora che Dio nasce in noi e intorno a noi.

Questo Natale desideriamo augurare a ciascuno di voi amici, parenti e suore che l’Amore dei nostri cuori faccia di nuovo nascere Dio – nelle nostre famiglie e tra tutte le persone a noi care, specialmente in questo speciale anniversario della nascita di Gesù a Betlehem.

            Un caso particolare di questi giorni ci ha fatto pensare a voi tutti che ci aiutate - allungando la mano della Provvidenza di Dio, e in particolare a coloro tra di voi che hanno adottato i bambini di Dodoma. Quest’anno, dopo un periodo di degenza all’ospedale, Braso, figlio di madre musulmana, che aveva voluto essere battezzato prendendo il nome di Sergio, è entrato nella nostra Casa di Speranza a Dodoma. Braso è un ragazzo che ormai ha circa 14 anni, ed è il figlio di una mamma negra ed un jugoslavo. E’ biondo con gli occhi celesti ed è continuamente malato perché le sue difese immunitarie sono molto diminuite. L’AIDS lo consuma; non cresce fisicamente, per cui sembra che abbia, al massimo, 8 anni. E’ stato adottato da una dottoressa di Roma.

Braso, nel periodo delle vacanze è tornato da sua madre, anche essa ammalata, la quale ha altri due figli, un maschietto di circa 6 anni e una bambina di circa 3 anni. Braso ha detto a sua madre: “manda a Dodoma, insieme a me anche Frank e Bernadetta perché io lì ho tutto: da mangiare, da vestire e tante cose che le suore mi danno perché mi vogliono bene”.

La mamma ha accettato questo desiderio del suo figlio maggiore (Braso) e ha mandato a Dodoma anche gli altri due figli. Li ho incontrati due settimane fa a Dodoma e la gioia che, soprattutto la piccola, ha manifestato ha detto senza troppe parole quanto fosse felice nella nuova situazione. Abbiamo preso a casa nostra a Mkiwa per i piccoli lavori nel campo la mamma, affinché non si sentisse troppo sola. Noi diciamo sempre loro: “tante persone aiutano a noi, così possiamo aiutare voi”.

Da una settimana abbiamo la pioggia e la speranza è rinata tra la gente del nostro villaggio. Con la speranza di giorni migliori cresce anche la gioia del Natale che si avvicina.

Restiamo uniti nell’attesa di Gesù, nostra Speranza, e nella preghiera che facciamo secondo le vostre intenzioni.

Sr.Rita e Comunità

 

 


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