TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Mkiwa, 2.04.2006

(67° circolare)

Carissimi tutti,

 

voi tutti Amici, Familiari, Suore che partecipate - anche se da lontano - alla vita della nostra missione tanzaniana. In questo periodo - anche se sempre - e con grande riconoscenza preghiamo per voi, oggi vi pensiamo  in modo particolare per quanto inviate con i contenitori e per quanto date economicamente per  le adozioni, per i nostri bambini dell'asilo di Mkiwa per tutte le vostre piccole o più grandi offerte. E` vero che Gesù ha detto che "non di solo pane vive l’uomo" ma al momento della fame di coloro che lo seguivano, per paura che lungo la strada potessero morire di fame ha avuto compassione e ha pensato a sfamare la folla.

Con questo esempio Gesù ci ha insegnato che quando vediamo attorno a noi gente che ha fame dobbiamo intervenire in qualche modo, perché non cada in terra sfinita.

In questi giorni è ciò che vediamo: bambini e adulti, vicino al cancello della nostra missione che aspettano, aspettano... " questa notte dormirò qui ma non me ne vado senza portare a casa qualcosa da mangiare" dice una mamma: alcuni dicono che hanno il "kizunguzungu" cioè lo svenimento perché non hanno mangiato da due giorni .

Vogliamo ringraziare tutti: la gente di Roma, Scauri, Matrice, Villa Prati, Latina, Velletri, Follonica... E le persone che da dovunque pensano ad aiutarci economicamente  con le loro offerte.

Tutti i vari gruppi che si organizzano e che intervengono secondo le loro possibilità a dare una mano ai nostri progetti che le esigenze dell’ambiente ci spinge ad attuare a favore dei nostri poveri. Le esigenze ci sollecitano continuamente a fare. Ultimamente si è aggiunto anche Cassino con gli auguri di una signora di 100 anni, la quale d’accordo con i suoi familiari e alla Giunta Comunale con il Sindaco ha preferito offrire i soldi che avrebbe ricevuto per i vari regali, per comperare alimenti per la nostra missione.

Si sente dire dovunque che il male oggi riempie il mondo, ma anche il bene si propaga... eccome!!! Solo se i nostri occhi sono offuscati dall’egoismo; non riusciamo a vedere, ma se abbiamo occhi sostenuti  dalla luce dell’amore e della fede riusciremo a vedere oltre il visibile quotidiano l’invisibile, il bene che Dio compie in voi che credete alla sua PAROLA: "qualunque cosa farete a questi miei piccoli è a Me che lo fate”. “Venite a Me benedetti dal Padre mio". Voi avete dato da bere, da mangiare, avete vestito chi era nudo avete consolato gli afflitti… queste cose saranno per voi.

Le nostre suore vanno in questo periodo nei villaggi anche  a sette chilometri di distanza per preparare le gente alla Pasqua. Si donano il cibo spirituale ma ritornano piangendo per i problemi che hanno visto vivere dalla gente nei loro miseri tuguri: un nonnino con due nipotini, senza genitori seduti a terra... aspettando. Che cosa? Ecco Dio che non dimentica mai nessuno, interviene... Arrivano le suore e lui racconta la propria miseria. La suora piange quando  torna a casa… allora ?   "vai, compera  almeno una debe e mezza di granoturco (30chili)  e il resto dei soldi lasciali a lui per comperare il sale o il sapone per lavarsi.

Una vecchietta viene a chiedere qualcosa da mangiare, perché due sue figlie sono andate via e le hanno lasciato tre bambini. Non ha nulla da mangiare per loro… ha ricevuto qualche chilo di farina ma il giorno dopo era di nuovo a chiedere… e dirò solo un altro esempio: Una donna è venuta al dispensario a partorire, quando è andata via mi ha lasciato una letterina nella quale aveva scritto: "Samahani mama” (così chiamano qui le suore più anziane) - "Scusami Mamma, sono stanca di chiedere sempre aiuto a te e raccontarti le difficoltà che io ho. A casa non c'è neppure un granello di granoturco. Quando sono venuta qui, ho pensato: come farò quando ritornerò a casa? Qui ricevono anche qualcosa da mangiare… "Mungu wangu" – Dio mio, quando ritornerò a casa  che cosa mangerò io con il mio bambino?" Credeva che sarebbe nato uno e invece erano due e, per la terza volta partorisce gemelli - così che ora ha 12 figli. Poi continua: “Che cosa darò ai miei figli? Che cosa potrò dare loro? Ho bisogno di mangiare almeno qualcosa per avere il latte per allattare i miei bambini. Se puoi dammi almeno due debe  di granturco (40 chili). Bernardo (il marito) verrà questa sera a prendere tutto”.

Non serve continuare sugli esempi. Sarebbero troppi.

 

Ancora una volta grazie infinite   a tutti voi che contribuite in vari modi a sollevare i nostri poveri dai loro problemi  e che se non ci fosse la nostra missione qui non so proprio come farebbe questo villaggio e  ormai  anche quelli vicini.

 

Buona Pasqua  e che Dio vi benedica e vi ricolmi dei dono della  sua  Resurrezione!

Suor Rita

 


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