TANZANIA

 

LETTERE CIRCOLARI

 


Roma, 17 settembre 2007

(75° circolare)

Carissimi Amici, Suore e Familiari

 

E’ mia intenzione - oggi - riversare anche nei vostri cuore i sentimenti provati nell’incontrare Suore, Amici e Parenti in questo tempo che siamo rimaste fuori dalla Tanzania. 

Siamo arrivate - con suor Mary e suor Stella - per partecipare al Capitolo generale in Polonia. Qui abbiamo vissuto giorni di profonda amicizia e unità tra le Suore, con tutte le diversità delle culture, delle abitudini e dei colori…

Abbiamo provato tanta, tanta gioia nel sentirci con un cuore solo nel rendere gloria a Dio per il lavoro apostolico che in ogni parte del mondo la Congregazione svolge, soprattutto per migliorare le condizioni di vita dei più poveri.

E’ meraviglioso vedere con quanta dedizione e impegno le Suore, inserite in situazioni di grandi difficoltà, non solo a livello economico, ma di miseria morale, sociale, religiosa e di grosse ingiustizie…, come sanno condividere con la gente del luogo tante preoccupazioni e dolori.

Mi ha colpito sentire dalle Suore che lavorano in Ucraina, come hanno partecipato con i cristiani, perseverando notte e giorno all’occupazione di una chiesa che i ricchi avevano deciso di abbattere con il consenso del governo, per i loro capricci di  egoismo. Quanta ingiustizia nel mondo…, ma tu, Signore, lo sappiamo, che sei dalla parte dei più deboli e sfortunati e, anche noi restiamo decisamente fermi dalla Tua  parte.

Dai resoconti delle Suore provenienti dai vari Paesi abbiamo potuto partecipare alle sofferenze di tanti poveri e alle preoccupazioni e disagi delle nostre Suore.   

In Argentina, la storia del Paese? Ancora ingiustizie e miseria… E il carcere, dove lavorano le nostre suore nelle Filippine? Quanta povertà e quanto dolore! ma quanta dedizione, sentendo con la Chiesa i problemi degli ultimi… Ma  è possibile che nel  mondo di uomini con i quali Dio è vissuto in Cristo Gesù l’amore,  la fede, siano solo eredità di pochi, mentre per altri resti solo utopia?

La nostra permanenza in Italia - per circa un mese - ha risposto a questa nostra domanda. La carità di Dio esiste e tanta, in questo mondo; ma mentre il male si fa di tutto per pubblicizzarlo ogni giorno attraverso i mass media, del bene sembra si abbia vergogna di raccontarlo e di esso si tace. Ma oggi noi vogliamo raccontarvi della nostra esperienza in Italia.

Dovunque siamo state ed abbiamo raccolto amore fede e gioia.

Di ritorno dalla Polonia ci siamo fermate a Rovereto, dove abbiamo incontrato degli amici che ci hanno accolto in un modo più che fraterno e che ci hanno aiutato a costruire una nuova casa a Dodoma, per i nostro orfani siero-positivi.

Siamo andate a Villa Prati - una piccolissima parrocchia - dove i parrocchiani, per lo più agricoltori, stanno sovvenzionando un asilo con la  casa per le Suore a Diagwa.

Varie coppie ci scrivono, di voler adottare i nostri bambini con l’adozione a distanza. Altri, che al posto dei regali per il loro matrimonio vogliono “condividere la loro gioia con chi non ne ha” e chiedono soldi da inviare alla missione per i nostri bambini. Altri ancora, festeggiando i loro compleanni, preferiscono condividere la loro festa, inviando quello che possono, per la missione. E altri ancora, invece di fiori per i loro defunti, chiedono l’equivalente per “opere buone” e inviano ciò, che raccolgono per miniprogetti, oppure a favore della mensa per le persone anziane.

 

Forse, persone di buona volontà, leggendo queste iniziative sentiranno crescere una nuova speranza nei loro  cuori?

Siamo state a visitare a Villanova una bellissima struttura per le persone anziane. Non è un ospizio, dove le persone anziane muoiono di malinconia prima del tempo. Queste, invece, abitano in casette, dove ogni persona ha la sua cucinetta, la sua camera da letto, i servizi e un salottino. Quando non saranno più autosufficienti, passano in un'altra struttura, accanto dove l’atmosfera è sempre la stessa di serenità e di pace, tra tutte le ospiti. Le persone autosufficienti sono impegnate a sferruzzare per creare copertine, che offrono ai bambini che nascono nel dispensario di Mkiwa. Altre persone, con lana di ricupero, preparano giacchine per i bambini dei nostri  asili.

 

E’ poca cosa ?  E’ molto per noi, soprattutto perché esprimono sentimenti di amore per i meno fortunati e danno, a chi si lascia coinvolgere, motivo di essere felici di vivere per gli altri.

Seguendo le parole della nostra Fondatrice, che diceva: “Vivi come Gesù per la felicità degli altri“, in queste semplici iniziative si manifestano sentimenti di solidarietà, senza grande chiasso…

Ho scritto a lungo, ma potrei continuare perché, con queste espressioni di solidarietà, abbiamo potuto avere l’elettricità a Mkiwa e Issuna, un nuovo pozzo a Dodoma, l’arredamento nella nuova casa, il mantenimento in parte per le studentesse della scuola secondaria del nostro ostello a Itigi, il pozzo a Mkiwa e all’ostello e…, potrei continuare, ma riprenderemo a parlare di questa gara di carità in una prossima lettera!

 

So che a voi non dispiace di sapere come vive e come va avanti la nostra Missione  e in questo modo potete leggere le nostre notizie.

 

Vi seguiamo con la nostra preghiera e vi ringraziamo   

sr.Rita              

 


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