TANZANIA

LA CRONACA

LETTERE CIRCOLARI


Mkiwa   25 gennaio 2004

Sarà una specie di riassunto  sulla nostra Missione

    E' prima di tutto obbligo per noi qui,  dire che i progetti  li fa per noi il Signore. E noi  “ci lasciamo portare dalla corrente del suo Spirito”. In  tutto ciò che facciamo, lo facciamo spinte guardando le necessità delle persone che incontriamo, nelle difficoltà  che vivono… La nostra Missione è pertanto a servizio della gente.

    Spinte dal desiderio di aiutare, lavoriamo realizzando i progetti di Dio che ha voluto servirsi di noi. Così… la Missione delle Suore Orsoline in Tanzania è diventata davvero fiorente. Un luogo di pace ridente. Una meraviglia di ciò che Dio può fare per coloro che ama. Un luogo di accoglienza per tutti, senza differenze di età, cultura, colore… A volte penso che la nostra Missione è come un grande "buco" dove chi vuole può trovare rifugio… No so trovare parola più adatta… E' bella la nostra Missione! E il lavoro delle suore si manifesta agli occhi  di chiunque arriva qui. Ovunque alberi, piante ornamentali, alberi da frutta. Orti di cui allarghiamo la coltivazione ogni anno di più, perché ogni anno le persone aumentano assieme ai poveri che bussano alla nostra porta  e ai bambini, ai quali   cerchiamo di  dare una educazione  umana e cristiana, assieme  all’istruzione di base… Intenso profumo di fiori d'arancio t'invade quando vuoi entrare nella nostra chiesa, perché vicino ci sono vari alberi di arancio. Come è bello al mattino quando esci di casa per andare a lodare Dio e, ancora buio, la luna  risplende nel cielo e ti illumina  il cammino… e quando non c'è… vedere le suore e le giovani arrivare dalle varie parti dove abitano, con le loro torce… Scaturisce spontaneo dal cuore un inno di ringraziamento per tutto ciò che ci circonda, poiché tutto è opera Sua, del nostro Padre celeste. Tutto è dono di Dio, cominciando dal prefabbricato ricevuto come regalo all'inizio della nostra idea… Dio ce lo ha donato affinché potessimo cominciare la nostra Missione con i poveri con un servizio sanitario. Con il dispensario potevamo cominciare a servire i malati. Dispensario che era stato promesso come indispensabile già dal 1982. Il prefabbricato aveva anche un  piccolo spazio come abitazione per le suore. Non avremmo avuto altrimenti "né case, né soldi per costruirne, né suore…" per cominciare la nostra Missione.  Questa è la meraviglia operata da Dio! Mai potremo dimenticare che passo dopo  passo, Dio ci ha preceduto con la Sua Presenza previdente. E quando ci siamo sentite perdute perché il pozzo si era seccato. A Chi  abbiamo gridato aiuto per avere l'acqua  - fonte  di vita ? - E Dio non si è fatto attendere…"A Mkiwa è inutile scavare perché di acqua,  nel sottosuolo non ce n'è neppure una goccia".   Così ci aveva detto un geologo arrivato dall'Italia. Ma la nostra esperienza nella divina Provvidenza è tale che conosciamo bene  che  "le mie vie non sono le vostre vie" e la vostra intelligenza non è  la Mia potenza - dice Dio… Così, il buon Dio ha risposto alla nostra supplica! E l'acqua ancora oggi - dopo circa  dieci anni -  continua a scaturire  per dissetare persone, animali e piante, orti e fiori, e anche tanta gente che viene a cercare acqua pulita per la propria famiglia e per la scuola.   Quale meraviglia per tutti gli amici e sacerdoti e persone che conoscevano il problema di Mkiwa quando hanno sentito che avevamo  trovato  non solo  acqua a sufficienza  ma anche   non salata - come  si trova nei villaggi vicini!

Questo anno di nuovo è un anno di fame e fame nel senso più vero della parola e possiamo ancora ringraziare Dio per averci dato l'idea di coltivare la kassawa in abbondanza, così… da poter condividere con i poveri. Le donne che debbono partorire arrivano senza forze nel dispensario perché non hanno avuto di che sfamarsi. Dobbiamo dare loro almeno un poco di tea per aiutarle e spesso questa   kassawa si mangia al posto del pane. I bambini vengono al dispensario quasi in fin di vita per l'anemia. Si riprendono quando possono ricevere un poco di latte anche se in polvere, con un poco di pane. Certo, in ospedale dovranno andare ugualmente,  ma almeno possono arrivarci  vivi !  La  kassawa (bulbi  come patate ) è  un grande aiuto sia per noi, per la colazione, che per la gente che viene a chiedere qualcosa da mangiare. Con la kassawa le suore fanno la farina per il pane, mischiandola con la farina di granturco. Ne ho mangiato anch'io e vi assicuro che è buona! I nostri poveri ne prendono da portare a casa, in grande quantità. Sentiamo profondamente che Dio ci ha dato tutto ciò che possediamo  per poterne condividere con la gente di questo villaggio che già dal nome si capisce quale miserie debba vivere. Mkiwa  infatti, nella lingua locale significa “abbandonato”. Potrei descrivere tantissimi esempi di questa povertà, ma dirò di ieri. Ieri un ragazzo che forse avrà avuto circa dodici tredici anni, mentre uscivo dal cancello, verso le undici, mi ha detto qualcosa, così sottovoce che non ho capito niente. Quando sono ripassata stava ancora lì e gli ho chiesto che cosa volesse. Mi ha detto: "ho fame, dammi qualcosa da mangiare". Invece di uno però erano già due, perché non so come facciano, ma se dai qualcosa a una persona, ecco che subito ne arrivano venti, trenta non solo bambini, ma anche vecchi e donne adulte. Ho risposto: “Aspettate!” Questa parola ha procurato ai due ragazzi una gioia così grande che li ho visti rotolarsi per terra  ridendo. Ho dato a una candidata due pezzi di pane… e  ho pensato:  "Avevo fame e mi avete dato da mangiare…" L'Africa ti aiuta a vivere il Vangelo in molte situazioni! E' impossibile per noi cristiani distogliere lo sguardo da chi ci chiede  aiuto! E i nostri amici, questo lo hanno capito. Sono parecchi quelli che contribuiscono con i loro sacrifici  a fare sì che  noi possiamo avere la possibilità di aiutare tante gente, tanti bambini, tanti giovani con le nostre strutture e con la roba che arriva con i contenitori. Dio sia benedetto, perché ci fa vedere la Sua Provvidenza attraverso il contribuito di persone buone e con la forza dell'impegno del lavoro delle nostre mani… perché è proprio vero ciò che dice S.Paolo: "Apollo ha seminato, Paolo ha irrigato ma chi fa crescere è solo Dio". La nostra Missione fin dall'inizio è stato un punto di riferimento dove scaricare i molti problemi che la gente del villaggio è costretta a vivere. Anche se diamo poco di ciò che chiedono, tuttavia nessuno è mai tornato via senza aiuto.. L'aiuto non può essere solo per sfamare per pochi giorni la fame del corpo, perché c'è un'altra fame da sfamare: quella dello spirito e quella dell'intelligenza: l'istruzione, la formazione e l'educazione. Ci siamo date da fare secondo le nostre possibilità e con l'aiuto dei benefattori a creare:  Asilo con mensa, iniziazione cristiana e prima istruzione. Scuola di taglio e cucito con l'istruzione di materie essenziali e di aiuto allo sviluppo e alla formazione della donna cristiana, “Casa per i bambini” in difficoltà… Laboratorio per le donne… Aiuto a famiglie con l'opportunità di  coltivare pezzi della nostra terra per le loro necessità… Associazioni varie: Apostolato nei villaggi dove il Missionario non può arrivare sempre   Catechizzazione e  preparazione ai sacramenti, "Fraternità orsoliniane" di  laici, con ritiro mensile, Accoglienza dei ragazzi della scuola elementare per il pasto a pranzo con oratorio… Studio della Bibbia in video-cassette  e catechesi   per chi vuole partecipare, ma soprattutto per la nostra gioventù religiosa. Due cori  liturgici. Il coro St.Orsola composto dalle nostre giovani suore, assieme a persone del villaggio e il coro del S.Cuore composto solo dalle nostre suore e  bambini. Inutile cercare di ricordare tutto, perché ogni anno qualcosa aumenta vedendo le necessità dei villaggi dove apriamo le nuove comunità… Per la ricorrenza dei dieci anni di vita della nostra Missione, abbiamo dovuto costruire qualcosa di meglio e di  più, per accogliere le persone e così per questa occasione, abbiamo cominciato a costruire  anche per le nostre suore che  aumentate di numero non avevano posto  per dormire specialmente quando  vengono dalle altre case per incontri e per esercizi spirituali. Ora a Mkiwa abbiamo due chiese, non grandi ma per ora sufficienti… E  sei  case di accoglienza di cui una per gli ospiti. Stalle e stallette per la cura degli animali domestici, che vendiamo e che servono anche per la nostra alimentazione A Itigi  tre suore sono a servizio nell'ospedale “S.Gaspar”, dove insegnano a leggere e a scrivere  ai bambini a lunga degenza, come pure religione nella scuola elementare. Seguono bambini e adolescenti per la loro formazione morale e spirituale. Con il contributo di un sacerdote missionario stiamo costruendo un Ostello per la gioventù che studia nella scuola secondaria del paese. Una casa a Dodoma per i figli di  genitori morti con l'AIDS  e, alcuni di loro, ugualmente  malati. Una casa  comunità  a Sukamahela - il villaggio dei lebbrosi, e per l'aiuto materiale e spirituale di questi  e per l'aiuto spirituale ai giovani e bambini dello stesso villaggio. Un  coro liturgico  di persone adulte per le feste e le domeniche… Due suore insegnano in asilo e nella scuola elementare del villaggio. A  Issuna: una casa  per la comunità delle suore e la scuola, dove frequentano circa ottanta giovani, tra maschi e femmine, con la possibilità per le ragazze di  dormire.

Quest’anno abbiamo aperto un'altra comunità a Morogoro, dove due suore  insegnano nella scuola materna e due insegnano religione nella scuola elementare,  e un'altra,  infermiera, si occupa  dei malati.

Il Vescovo della nostra Diocesi ha chiesto le nostre suore per l'educazione nel  seminario minore diocesano. Questa richiesta ci riempie il cuore di speranza e di gioia ripensando che lo stesso lavoro aveva intrapreso per diversi anni la nostra Madre Fondatrice.

Ogni giorno il Signore ci chiama e ci chiede di servire. E noi cerchiamo di rispondere e di non deluderLo, perché Lui le vocazioni non ce le fa mancare per poter andare dove Egli ci manda. Siamo arrivate al numero di oltre cinquanta suore   con i voti temporali e quindici con i voti perpetui (senza noi italiane). Inoltre  Novizie e Postulanti sono circa trenta e, circa quaranta sono  le giovani  Aspiranti e  Candidate. Come non vivere in rendimento di grazia ogni minuto della nostra vita?  In una prossima occasione vi racconteremo ciò che sta operando Dio per intercessione della nostra Fondatrice in chi ha fede e La prega con insistenza nella Novena. Quando ci vengono raccontate queste grazie non possiamo trattenere le lagrime. Ultime notizie prima di chiudere questa lettera: Durante il mese di dicembre, per augurare "Sikukuu ya Noeli" (Il buon Natale), abbiamo avuto diverse feste con le varie Associazioni: prima  con il gruppo degli "Amici di Gesù ", poi l' 8 dicembre con il gruppo delle "Figlie di Maria".  Il 28 dicembre con l'Associazione "dell'Infanzia Missionaria" a Mkiwa e a Issuna - molto numerosi e che qui  chiamano  associazione del Santo Padre. Il giorno di Natale con tutte le persone anziane del Villaggio. Per ogni gruppo è stato preparato il pranzo completato con bibite e dolce. Tutti i gruppi alla fine del pranzo hanno presentato canti, danze e skech, ma la gioia più grande per questo invito a pranzo, l'hanno dimostrato le persone anziane, le quali  durante i canti e le danze loro, ci hanno chiesto di non dimenticare di pensare a loro anche fuori della festa di Natale!…

Un 'altra richiesta del Signore?: Una mensa per i vecchietti? Ogni domenica già ne vengono, ma non sono tutti. Forse dovremo pensare a creare qualcosa di più specifico per le persone anziane perché ormai la tradizione è cambiata e molti vecchi vivono e muoiono da soli. Questi pranzi - in verità - sono stati pagati in parte dai Bambini della prima comunione della Parrocchia di S.Albina in Scauri  di Minturno.

Carissimi vi saluto con tanto affetto

Suor Rita


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