La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

"la nostra Madre Fondatrice nell’albo dei santi della Chiesa universale"

LETTERA

della SUPERIORA GENERALE Madre Jolanta Olech

alla CONGREGAZIONE


Amate Suore,

Con commozione e gioia vi trasmetto la notizia che oggi, 7 marzo 2003, il Santo Padre Giovanni Paolo II, durante il concistoro pubblico, tenutosi in Vaticano, nella Sala Clementina, ha reso pubblica la sua decisione di annoverare nell’albo dei santi della Chiesa universale la nostra Madre Fondatrice.

Per tanti anni abbiamo atteso questa notizia. Tante generazioni di orsoline hanno pregato per questo. Oggi la Chiesa, con la voce del Papa, pubblica in modo solenne l’intenzione di confermare, tramite la canonizzazione avrà luogo il 18 maggio p. v., la santità di Madre Orsola.  Per questo indicibile, enorme dono, rendiamo grazie a Dio con il nostro gioioso Magnificat.

Nella nostra preghiera di ringraziamento ricordiamo anche tutti coloro che con il loro lavoro hanno preparato questo grande evento: per le superiore generali: per le defunte M. Pia Leśniewska, M. Brigida Rodziewicz, M. Francesca Popiel, per M. Andrea Górska e M. Orsola Frankiewicz; per la defunta Sr. Maddalena Kujawska, che dedicò tutta la sua vita alla causa della canonizzazione; per Sr. Teresa Dykier, che per tanti anni ha collaborato con Sr. Maddalena. Preghiamo per i postulatori, per i membri dei tribunali ecclesiastici, per gli impiegati della Congregazione per le Cause dei Santi; per tutti coloro che in qualunque modo contribuirono allo svolgimento del Processo di Canonizzazione.

Sappiamo bene, che un dono è allo stesso tempo un compito, ricevuto da ciascuna di noi, figlie spirituali della futura Santa. La canonizzazione è il riconoscimento della santità di Madre Orsola come persona, ma è anche una nuova conferma del carisma lasciato alla Congregazione; dimostra che la strada, da lei seguita e lasciata a noi come la via delle orsoline, della santificazione della grigia realtà quotidiana è una via efficace, porta alla meta, alla pienezza a misura di Cristo. Ciascuna di noi, tuttavia, deve prendere personalmente la decisione di percorrere questa via in una perseverante e coraggiosa collaborazione con la divina grazia, con la convinzione che questa è proprio la mia via, l’unica che mi conduce alla meta. Come una volta, così anche oggi Gesù Cristo si rivolge a ciascuna di noi con la domanda e con la proposta: Se vuoi…

Abbiamo iniziato il tempo liturgico di Quaresima. Quest’anno esso è per noi una vigilia, plurisettimanale, di preparazione alla festa della canonizzazione. Con particolare impegno vogliamo confrontare la propria vita con la Parola di Dio, che illumina il quotidiano itinerario dei credenti[1] e con le indicazioni della nostra Fondatrice, che sono l’applicazione della Parola di Dio ai bisogni della nostra vita.

La Madre Fondatrice scrive: Rivolgiamo i nostri occhi a Gesù. Con Lui cominciamo la Quaresima, entrando con coraggio nel periodo della santa penitenza e della conversione. Come farlo? Accompagnare Gesù sulla via della croce mediante la preghiera, la meditazione delle Sue parole e delle sue opere, l’unione delle nostre fatiche quotidiane con la Sua sofferenza per la salvezza del mondo. Non si tratta di atti penitenziali inventati appositamente, si tratta di far sì che tutta la mia vita sia disciplinata, mediante una più stretta vigilanza su me stessa. Accettare la volontà di Dio, non tanto a parole ma con i fatti. L’essere più diligente nel lavoro, più servizievole verso gli altri, più zelante nella preghiera, nell’unirmi con Dio. Vigilare e pregare. Vigilare su me stessa, sui miei pensieri, sulla mia memoria, sul mio cuore, per inchiodarmi in questo modo alla croce di Gesù. Pregare non soltanto mentre sto in ginocchio in cappella, ma pregare mentre lavoro, pregare sempre. [2] Ecco alcuni consigli della nostra Beata Madre. Le successive Meditazioni per la Quaresima mostrano anche altri aspetti della nostra vita, che richiedono la trasformazione e la conversione. Molte indicazioni riguardano le nostre relazioni reciproche, la vita nella comunità. L’amore fraterno, un alto livello della nostra vita comunitaria è infatti il migliore indice dell’amore per Cristo, del prendere sul serio i comandamenti divini, della solidità dei nostri desideri e dei nostri propositi. E’ anche un eloquente apostolato. Ricordiamo la testimonianze delle prime comunità cristiane e lo stupore che destavano: guardate come si amano! E il Signore moltiplicava le loro file.

Il messaggio del Papa per la Quaresima di quest’anno lascia come pensiero guida le parole: Vi è più gioia nel dare che nel ricevere. Non si tratta – come scrive il Santo Padre, esclusivamente di un richiamo morale, ma si tratta di ricollegarsi a una bella inclinazione nell’uomo che si realizza pienamente quando agli altri liberamente si dona. Questo donarsi agli altri può assumere diverse forme. Ognuno ha qui un grande campo per agire e per esprimere la propria generosità e l’iniziativa creativa. Nella dimensione comunitaria, come spero, certamente abbiamo fatto dei propositi comuni, per sottolineare il carattere penitenziale della Quaresima, e anche per offrire un aiuto ai bisognosi, che abbiamo sempre tra noi e intorno alle nostre comunità. Incoraggio tanto a questo.

Scrivo la presente a Roma, dove mi trovo da oltre dieci giorni in occasione del concistoro e di questioni derivanti dalla pubblicazione ufficiale della canonizzazione. Domenica partirò per la Polonia, per due o tre settimane, e poi sarò di nuovo a Roma, dove mi tratterrò ormai fino alla canonizzazione. In questi giorni spediremo gli inviti ufficiali. Prevediamo circa 50 pellegrinaggi organizzati dalle nostre suore da vari paesi. In Polonia l’Episcopato sta organizzando un pellegrinaggio nazionale, in occasione delle canonizzazione e del 25° del pontificato. Attendiamo un numero piuttosto elevato di pellegrini, tanto più che lo stesso giorno avrà luogo anche la canonizzazione del Beato vescovo J. Pelczar, fondatore della Congregazione delle Ancelle del S. Cuore di Gesù e di due altre fondatrici di istituti di vita consacrata. Durante il concistoro al quale siamo state insieme a Sr. Lucyna Niewiadomska, Sr. Anna Fidor e con un gruppo di suore delle case in Italia, è stata pubblicata la decisione riguardante 12 futuri santi. Le loro canonizzazioni avranno luogo in altre date e in vari luoghi d’Europa.

Suore amate, preghiamo a vicenda, affinché ciascuna di noi si converta e creda al Vangelo - in modo molto serio e duraturo (cfr. Mc 1,14). Chiediamo a Maria di circondarci della sua protezione e di rafforzarci nei nostri buoni propositi. Ripetiamo con la nostra Beata Madre: O Gesù, in questo santo tempo di Quaresima fa sì, che ami sempre più Te, crocifisso.

Roma, 7 marzo 2003.



[1]                 Messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II per la Quaresima 2003

[2]              cfr. Meditazione per il Mercoledì delle Ceneri e per giorni successivi.