COSTITUZIONI DELLE SUORE ORSOLINE DEL S.C.G.A. (del 1985)

 

 

III - RESPONSABILITA PER LA GRAZIA DELLA VOCAZIONE / 4. FORMAZIONE PERMANENTE


 

« Preghiera, penitenza, amore - ecco nelle sue grandi linee la vita religiosa... Come Dio vuole! Come Dio vuole! Con queste parole sulle labbra vivrai la tua vita tranquilla in mezzo alle tempe ste; raggiante nella lotta, amante in mezzo all'odio, santa in mezzo al peccato, di Dio, benché ancora in terra. Come Dio vuole! ». (Test. XI)

« Gustate e vedete quanto è buono il Signore ». (Sal. 34,9)

121. La grazia della vocazione è una chiamata incessante di Dio che esige dall'uomo una risposta sempre nuova. Perciò la formazione religiosa non termina con la professione perpetua, ma continua fino al giorno dell'incontro col Signore nell'eternità.

Cerchiamo di collaborare fedelmente e generosamente con il dono ricevuto, per raggiungere lo scopo della nostra vita, cioè accrescere la santità della Chiesa per la maggior gloria di Dio.

122. Osserviamo con fedeltà le Costituzioni della Congregazione, vedendo in esse un aiuto a perseverare e crescere nell'amore di Dio e degli uomini. Saremo sensibili alle ispirazioni dello Spirito Santo, per conservare una costante giovinezza di spirito e una disponibilità a cambiare l'abituale modo di pensare e di agire, indispensabili alla realizzazione dei piani di Dio nella realtà in cui viviamo.

123. Sentendoci responsabili della propria vita religiosa e di quella di tutta la comunità, traiamo profitto da tutte le possibilità offerte dalla Congregazione, per rinnovare il nostro fervore nel servizio di Dio, per alimentare il nostro zelo apostolico, per approfondire continuamente la propria cultura spirituale, apostolica, professionale e generale.

124. La maturazione e la trasformazione nello spirito di Cristo si compie prima di tutto nella vita di ogni giorno. Perciò, collaborando con la grazia cerchiamo in modo responsabile e sistematico, di sviluppare la vita di preghiera, di armonizzare preghiera e lavoro, di lasciarci trasformare interiormente dallo spirito di penitenza e di conversione.

125. Cerchiamo di conoscere sempre più l'eredità spirituale lasciata dalla nostra Beata Fondatrice e il carisma della Congregazione, affinché cresca l'amore per la nostra famiglia religiosa e il senso di responsabilità per la sua missione nella Chiesa.

126. Cerchiamo di fare il miglior uso possibile del tempo di preghiera garantito dalle Costituzioni e di altre circostanze per approfondire la nostra unione col Signore. 1 giorni del ritiro mensile, e specialmente il ritiro annuale, saranno per noi un particolare « tempo di grazia » e di riflessione in preghiera sulla propria vita.

Il tempo destinato alla lettura spirituale verrà usato per un sistematico e programmato approfondimento della spiritualità e della teologia della vita religiosa.

127. Gli incontri comunitari hanno nella vita delle suore un ruolo formativo particolare. Occorre provvedere che si svolgano con regolarità, che vengano convenientemente preparati e che ognuna vi prende parte attiva.

Per mantenere una linea comune di formazione, viene preparato un programma di lavoro spirituale per la Congregazione. Le superiore e ogni suora si adopereranno, affinché esso sia realizzato e utilizzato per lo sviluppo spirituale delle suore e delle comunità.

128. Le superiore assicureranno alle suore i mezzi e il tempo necessario per la loro formazione spirituale, dottrinale e pratica. Le suore da parte loro cercheranno di approfondire le proprie cognizioni e cureranno la preparazione dei compiti loro affidati.

129. Gli incontri nazionali delle suore impegnate in attività affini saranno occasione per uno scambio di esperienze e per un approfondimento professionale e spirituale.

Le “probazioni” organizzate per determinati gruppi di suore permetteranno di rinnovare ed approfondire la formazione religiosa, secondo le direttive della Chiesa e nello spirito della tradizione della Congregazione.

130. La Congregazione circonderà di premure le suore anziane e ammalate venendo loro in aiuto, affinché questo periodo di vita possa diventare un tempo di particolare maturazione spirituale ed apostolica, una preparazione serena all'incontro col Signore.

131. Chiederemo ogni giorno la grazia della perseveranza sino alla fine. Nei momenti difficili ci ricorderemo delle parole di Cristo che la via che porta al Regno è stretta e ripida e solo i violenti la conquistano; che il discepolo del Signore deve portare ogni giorno la sua croce e la vittoria è promessa ai perseveranti.

132. Guidate dall'amore per la Chiesa e vivendo con gioia la propria vocazione, ciascuna di noi e tutte le comunità non risparmieranno fatiche, affinché non manchino mai gli operai nella vigna del Signore e molti partecipino al dono della chiamata al servizio esclusivo di Dio. Pregheremo perciò fervorosamente per ottenere nuove vocazioni. Con i mezzi a noi possibili, e in primo luogo con la testimonianza della propria vita, aiuteremo i giovani a seguire generosamente la voce di Cristo.