COSTITUZIONI DELLE SUORE ORSOLINE DEL S.C.G.A. (del 1985)

 

 

IV - ORGANIZZAZIONE E GOVERNO DELLA CONGREGAZIONE / 2. LA SUPERIORA GENERALE


 

« Amate particolarmente la vostra Congregazione perché Gesù l'ha scelta per voi. E' la vostra famiglia. In essa dovete santificarvi. Essa deve indicarvi la via del cielo; per mezzo della sua povertà, del suo lavoro, essa vuole condurvi alla santa umiltà ». (Test. XVII)

« Vi supplico, figlie mie, vivete nell'unità, nella concordia. nell'amore sincero, formando come i primi cristiani, un cuore solo e un'anima sola ». (Test. Mie ultime parole..

153. La superiora generale dirige la vita della Congregazione secondo il diritto ecclesiastico e quello della Congregazione. Ha autorità su tutti i centri, tutte le comunità e su ogni suora.

154. La superiora generale viene eletta dal capitolo generale. A questa carica può essere eletta una professa perpetua che possiede le qualità che la rendono idonea ad adempiere i compiti che ne derivano. Deve avere almeno trentacinque anni di vita e cinque di professione perpetua. Il mandato della superiora generale dura sei anni e può essere rinnovato secondo le disposizioni del punto 200.

155. La superiora generale si adopera affinché tutte le comunità siano fedeli al Vangelo e realizzino le esigenze della vita religiosa e fa loro missione apostolica secondo il diritto religioso e lo spirito della Congregazione. Cura Io sviluppo della Congregazione.

156. Segue l'insegnamento e le indicazioni della Sede Apostolica e veglia affinché la Congregazione, in tutte le sue attività, sia fedele alla Chiesa e aperta ai suoi bisogni.

l. Si adopera affinché la Congregazione conosca i documenti e l'insegnamento della Sede Apostolica e si attenga alle attuali disposizioni della Chiesa.

2. Nel termine stabilito dalla legge presenta il rendiconto richiesto dalla Santa Sede.

157. Docile allo Spirito Santo, con prudente coraggio e larghezza di cuore, stimola la Congregazione ad un costante rinnovamento, affinché essa, piena di vitalità e di entusiasmo apostolico, risponda sempre meglio all'appello di Cristo.

158. E sollecita dell'unione tra i centri e tra le comunità. Coordina la loro collaborazione rispettando lo spirito e gli usi di ogni nazionalità. Vigila sul lavoro delle superiore dei centri, dirige la formazione delle suore e il lavoro delle maestre delle novizie.

Promuove un'opportuna informazione di tutta la Congregazione, come elemento di unione e di formazione permanente.

l. La superiora generale, almeno una volta ogni due mesi, convoca e presiede la riunione del suo consiglio. Può anche convocare le riunioni del consiglio generale allargato.

2. Mantiene stretto contatto con le superiore dei centri e coordina il loro lavoro.

3. Nomina, su proposta della superiora del centro, il suo consiglio.

4. Approva i programmi di formazione e in conformità con essi dirige la formazione delle suore, la loro preparazione dottrinale e professionale.

5. Trasferisce le suore da un centro all'altro, d'intesa con le superiore interessate.

6. Designa le suore ad incarichi necessari ai bisogni generali della Congregazione.

7. La superiora generale porta il titolo di «nostra Madre».

159. La superiora generale non può modificare le Costituzioni, interpretarle autenticamente, né accordare dispense permanenti. Può invece dispensare per un certo tempo le singole suore o le comunità, da alcuni punti delle Costituzioni concernenti la disciplina religiosa.

160. La superiora generale è responsabile dei beni temporali della Congregazione e dirige la loro amministrazione mediante l'economa generale. Rappresenta la Congregazione davanti alle autorità ecclesiastiche e civili.

161. Almeno una volta ogni sei anni, visita tutte le comunità della Congregazione. Lo scopo della visita è conoscere lo stato spirituale e materiale della comunità e il suo lavoro apostolico dal punto di vista del compimento della missione della Congregazione. La visita è un'occasione per rafforzare i legami che uniscono le suore con tutta la Congregazione e con la superiora generale.

I. Durante la visita parla con ogni suora. Le suore hanno il dovere di farle presente, con sincerità e apertamente, tutto ciò che ritengono necessario per il proprio bene e per quello della Congregazione.

2. Prende conoscenza dello stato spirituale della comunità, dei suoi lavori, della sua situazione materiale ed anche della documentazione della casa.

3. Al termine della visita, la superiora generale presenta a tutta la comunità le conclusioni della sua visita, dà consigli e indicazioni e, in caso di necessità, stabilisce i mezzi per riparare le mancanze. Annoterà le proprie osservazioni e raccomandazioni sul libro delle visite della Comunità. Redigerà un verbale che rimarrà nell'archivio generale.

4. La superiora generale farà tutto ciò che è in suo potere per rafforzare la pace nella casa e ciò che vi è di buono, per rimediare al male e per animare le suore ad un rinnovato zelo nel vivere la propria vocazione e per estendere con nuovo ardore il regno del Cuore di Gesù.

5. Se la superiora generale non può lei stessa fare la visita, delegherà una delle assistenti generali o un'altra professa di voti perpetui, che agirà secondo le norme previste per la visita della superiora generale.

La delegata renderà conto alla superiora generale del risultato della visita.

162. La superiora generale non può esercitare contemporaneamente un altro incarico nella Congregazione.

163. Se la superiora generale commettesse una colpa così grave da compromettere il suo governo nella Congregazione, il consiglio generale prenderà collegialmente una decisione a scrutinio segreto, presenterà il caso alla Santa Sede conformandosi alla sua decisione. Se la superiora generale ritenesse in coscienza di non poter continuare a svolgere il suo incarico, presenterà il problema alla Santa Sede e si conformerà alla sua decisione.