CUORE DI GESU' (devozione al)

dal: Dizionario Enciclopedico di Spiritualità a cura di Ermanno Ancilli e del Pontificio Istituto di Spiritualità del Teresianum, Città Nuova Editrice


2. LE FORME STORICHE PIU’ TIPICHE.

b) San Giovanni Eudes (1601-1680). Formato alla scuola berulliana, tutta assorta nella contemplazione e nella imitazione dei sentimenti e stati interiori di Gesú e di Maria, san Giovanni EUDES è stato il primo e più ardente apostolo del culto liturgico ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria. Nel 1641 fondò due Congregazioni religiose, una maschile e una femminile, dedicate ai Sacri Cuori. Nel 1643 cominciò a far celebrare la festa del cuore di Maria, cui considerava inseparabilmente unito anche il cuore di Gesti. Ma nel 1670 venne nella determinazione di istituire una festa distinta, dedicata al cuore di Gesù, e che celebrò per la prima volta il 20 ottobre 1672, con ufficio, messa e litanie proprie. Nella sua opera Il cuore ammirabile, egli non parla di oggetto del culto, né materiale né formale; propone semplicemente « ciò che si deve onorare » e « le ragioni» che fondano il culto da lui proposto. In esso, egli intende onorare non «qualcuno dei misteri o delle azioni» di Gesú (o di Maria), e neppure solamente la sua degnissima persona, ma anzitutto e principalmente «l'origine e la fonte di tutti i suoi misteri e azioni», e ciò che fonda «la dignità» della sua stessa persona, ossia il suo amore. Per lui, quindi, il culto del Sacro Cuore di Gesú è il culto della persona, in quanto esso è l'origine e la fonte della dignità e della santità della persona; o, se si vuole, è il culto della persona, in quanto valorizzata, santificata, infiammata dall'amore. Cosí la parola «cuore» ritrova tutta la sua ricchezza biblica, e insieme riassume ed esprime quanto di meglio era maturato nella scuola francese del sec. XVII. Per lui il cuore diventa una nozione sintetica, un centro, un clima, nel quale converge tutto ciò che vi è di più espressivo e profondo nel mondo della natura, della grazia, della gloria, per esprimere il mistero del Cristo totale (cf. J. Arraguin, Il cuore di Gesú secondo S. Giovanni Eudes, in Il cuore di Gesù e la teologia cattolica). Il cuore si trova al punto di incontro del corpo e dell'anima, dell'essere e dell'agire; è al centro della persona e delle persone. E’ ad un tempo interiorità e apertura, perché dice reciprocità nell'amore. Il cuore di Cristo, in particolare, è la persona stessa dei Verbo incarnato, vista come mistero d'amore, in quanto è in relazione d'amore col Padre, con gli uomini e col cosmo, e anche in quanto è proteso a ricondurre tutto e tutti nell'unità dell'Amore che è in Dio.


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