Amate Suore,

Ogni anno il Natale vissuto nella liturgia della Chiesa è un’incessante rivolgersi all’uomo da parte di Dio e il ricordare la sua dignità e la sua vocazione. Il mistero dell’Incarnazione è la manifestazione dell’amore di Dio che rinuncia alla propria dignità a favore dell’uomo, chiamato alla vita dall’amore e per amore..

Nonostante l’essere venuto fra i suoi che non l’hanno accolto [1], Dio continua a venire, continuamente bussa alla porta dei nostri cuori e della nostra mente, attende l’apertura di esse e l’invito ad entrare nella nostra vita e le nostre cose… Non dimentichiamo di essere state create ad immagine e somiglianza di Dio – e Dio È AMORE, si può dunque dire che siamo state tessute dall’amore e chiamate a e a vivere d’amore e a diventare a somiglianza di Dio, e testimoniarLo davanti agli altri, in modo particolare a coloro che s sono smarriti, ai bisognosi e ad ogni persona che abbiamo incontrata. Gesù in modo evidentissimo desidera avere in noi il prolungamento delle sue braccia, del Suo Cuore che ama, del Suo amorevole sguardo, ovunque ci sia un uomo… Questo è il messaggio del Natale del Signore.

La gioia per la venuta al mondo del Figlio di Dio, annunziata ai pastori, irradi la nostra vita e quella di tutte le persone che incontriamo e serviamo. Che lo Spirito Santo la rinnovi e la vivifichi in noi, in modo da diventare fonte di vita e di amore, che ci renderà simili a Lui.

Con il cuore e la preghiera mi unisco a Voi, Suore, e a tutti gli Ospiti e gli Amici che stanno trascorrendo con noi la sera della vigilia di Natale. A tutti auguro un Natale gioioso e colmo di grazie e benedizione del Signore.