LETTERA della Superiora Generale alla Congregazione

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Varsavia, 26 ottobre 2017

Amate Suore,

 

le celebrazioni di quest’anno, legate al centenario delle Apparizioni di Fatima, hanno portato nella Chiesa in tutto il mondo, il frutto di numerose iniziative, in modo particolare di carattere spirituale. Probabilmente tante comunità e suore hanno avuto l’occasione di partecipare alle celebrazioni ecclesiastiche legate a questo anniversario mariano.

  I Papi, che si sono succeduti,  con i loro discorsi hanno ricordato che il messaggio di Fatima, trasmesso a Giacinta, Lucia e Francesco, è tuttora attuale. In esso troviamo, tra l’altro, richiami alla penitenza, alla preghiera, alla riparazione per i peccati dell’umanità, alla preghiera per la conversione dei peccatori e per la pace nel mondo. Noi, come religiose, siamo chiamate, in modo particolare, a compiere queste opere. Dal nostro zelo, dalla nostra fedeltà, dal nostro amore dipendono le sorti della vita eterna di tante persone e anche le sorti del mondo di oggi!

Durante il Raduno delle Superiore di quest’anno, svoltosi a Pniewy, dopo aver preso conoscenza del messaggio di Fatima, abbiamo deciso di consacrare la nostra Congregazione al Cuore Immacolato di Maria, l’8 dicembre a.c., nella Solennità dell’Immacolata Concezione della BVM. Incoraggio tutte le Suore a prepararsi a questo evento personalmente e comunitariamente, perché ciò possa essere un atto di consapevole affidamento di noi stesse e di tutta la Congregazione al Cuore Immacolato di Maria. 

San Giovanni Paolo II, nel primo anniversario dell’attentato alla sua vita, durante la Messa celebrata a Fatima, ha ampiamente motivato la ragione per la quale bisognava fare l’atto di consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria. Ha detto, tra l’atro: “Consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria significa avvicinarci, mediante l’intercessione della Madre, alla stessa sorgente della vita, scaturita sul Golgota. Questa sorgente ininterrottamente zampilla con la redenzione e con la grazia. Continuamente si compie in essa la riparazione per i peccati del mondo. Incessantemente essa è fonte di vita nuova e di santità. Consacrare il mondo all’Immacolato Cuore della Madre, significa ritornare sotto la Croce del Figlio. Significa, anche, consacrare questo mondo al Cuore trafitto del Salvatore, riportandolo alla fonte stessa della sua redenzione. La Redenzione è sempre più grande del peccato dell’uomo e del “peccato del mondo”. La potenza della Redenzione supera infinitamente tutta la gamma del male, che è nell’uomo e nel mondo. Il Cuore della Madre ne è consapevole, come nessun altro in tutto il cosmo, visibile ed invisibile. E per questo chiama. Chiama non solo alla conversione ma anche ad accettare il suo materno aiuto per ritornare alla fonte della Redenzione”.

Amate Suore, sentiamo tutte che questi contenuti sono vicini alla nostra spiritualità, al nostro carisma, incentrato intorno al mistero dell’amore nascosto nel Cuore di Gesù Agonizzante sulla croce per la salvezza del mondo. La nostra Madre Fondatrice ce lo ricorda continuamente nel Testamento: “Un'Orsolina del Cuore di Gesù Agonizzante, dovrà mettersi in ascolto della supplica dolorosa che scaturisce dalle labbra del Signore che agonizza sulla croce: "Sitio" [1]. E’ un grido di dolore che viene dal cuore saturo di sofferenza alla vista del piccolo numero di persone che sanno approfittare delle grazie che egli, il nostro Gesù, con la sua passione e morte, ha ottenuto per noi e per tutto il genere umano”.[2]  E ancora incoraggia: “Figlie mie, arda nei vostri cuori, continuamente il fuoco dell'amore per le anime. Salvarle, portarle a Gesù, far loro conoscere l'infinita bontà del suo Cuore: ecco l'ideale al quale dobbiamo consacrarci”.[3] Nel contempo ci indica Maria e il Suo Cuore Immacolato, che con il suo calore illumina e riscalda i nostri cuori, perché sappiamo sempre meglio amare il Cuore di Gesù: “Volendo amare veramente questo Cuore divino di un amore che sia per lui consolazione, amatelo per mezzo del Cuore Immacolato della Vergine Maria”[4]

Sul Golgota, accanto al Cuore di Gesù, pieno di amore, fino al dono totale di se stesso, si trova  il secondo Cuore, il Cuore di Maria, Vergine e Madre, che similmente al Cuore di Gesù è preoccupato per le sorti di ogni persona e di tutto il mondo! Siamo invitate, nella nostra vocazione orsoliniana, di sentire non solo il “Sitio” dalla croce, ma anche il dolore del cuore di Maria e il suo richiamo a non rifiutare le grazie ottenute dal Salvatore!

Amate Suore, non basti dire l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria con le labbra; dietro le parole ci deve essere l’atto - l’atto d’amore, che confermi e sigilli il nostro affidamento al Suo Cuore Immacolato nella vita quotidiana. Dobbiamo anche, secondo le indicazioni della Madre Fondatrice, amare ciò che piace a Maria, cioè amare il rosario, recitandolo non solo con le parole ma “con tutta la vita, impregnandola delle virtù di Maria”.[5] Il nostro affidamento deve anche esprimersi attraverso l’incrollabile fiducia che il Suo Cuore Immacolato vinca!  „Il Fiat di Maria, (…) ha cambiato la storia del mondo, perché essa ha introdotto in questo mondo il Salvatore. Grazie a questo « Sì » Dio è potuto diventare uomo nel nostro spazio, e tale ora rimane per sempre.(…)  Da allora vale la parola: «Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo» (Gv 16, 33). Il messaggio di Fatima ci invita a fidarci di questa promessa”.[6]

 

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Cogliendo l’occasione della lettera, desidero trasmettere alcune notizie della vita della nostra Congregazione:

Come ogni anno, in Gennaio, il numeroso gruppo delle suore in Tanzania avrà le sue celebrazioni religiose: il 5 Gennaio 2018 entreranno nel noviziato 4 postulanti; il 6 gennaio 11 novizie del II° anno del noviziato faranno la loro prima professione religiosa; 11 professe temporali faranno la professione perpetua; 17 juniores rinnoveranno la loro professione religiosa per un anno o per due anni. Chiedo cordialmente di circondare le nostre suore in Tanzania di calorosa preghiera.

A Luglio a.c., dopo alcuni anni di soggiorno fuori dalla comunità religiosa, sr. Agnieszka Ferensztajn, si è rivolta a me, con richiesta, scritta, domandando di poter abbandonare la Congregazione. La sua richiesta, dopo l’approvazione del consiglio generale, è stata mandata alla Santa Sede. In risposta alla sua domanda, la Santa Sede le ha concesso il permesso di lasciare la nostra Congregazione e, allo stesso tempo,  l’ha esonerata  dalla professione perpetua, emessa tanti anni fa nella nostra Congregazione. Sr Agnieszka ha firmato, in data 14 ottobre a.c., il Decreto con la dispensa dai voti.

Simile richiesta di voler abbandonare la Congregazione mi ha rivolto dalla Tanzania un’altra professa con voti perpetui, sr Christina L. Malugu. Il Decreto della Santa Sede, con la dispensa dai voti, è stato firmati da sr Cristina il 12 agosto a.c.

Preghiamo per tutte e due le nostre suore e chiediamo per loro le grazie necessarie.

 

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Ricordiamoci anche della Giornata Mondiale dei Poveri, annunciata da Papa Francesco, che verrà celebrata per la prima volta il 19 Novembre a.c. nella XXXIII Domenica Ordinaria. Non manchino da parte nostra i concreti gesti d’amore e di aiuto ai bisognosi. Ricordiamoci che la sollecitudine per i poveri è iscritta nel nostro carisma[7]

Con cordiali saluti,  –

 

 


[1] Gv 19,28

[2] Testamento,  XVI Domanda

[3] Ibide.

[4] Testamento, I Domanda

[5] Testamento, VIII Domanda

[6] Card J. Ratzinger, Congregazione della Dottrina della Fede. Il messaggio di Fatima. Presentazione. 2000.

[7] Cfr. Cost. 4

 

 

 

 

 

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