La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 


Comunità Roma/Primavalle - dal 3.06.1933

Via dell'Assunzione, 2
00168 Roma-Italia
tel./fax.(0039)(06)6270297
e-mail:
e-mail: primavalle.scga@gmail.com

 

UNA LUCE NELLA CHIESA

Madre Orsola s Sieradz (Polonia)

 

50 anni della Sua Missione a PRIMAVALLE 1983

 

Le Suore Orsoline del Cuore di Gesù Agonizzante sono state fondate come Congregazione religiosa dalla Madre Orsola Ledochowska, nell'anno 1920.

Madre Orsola, col nome di Giulia Ledochowska, nacque a Loosdorf in Austria nell'anno 1865 da genitori profondamente cristiani.

Il desiderio di vivere solo per Dio divenne l'ideale sognato e realizzato ogni giorno.

 

All'età di 21 anni abbandonate tutte le prospettive di una vita che le si presentava agiata, invidiata, si consacra al servizio di Dio e dei fratelli più bisognosi; “magari potessi ardere e consumarmi nell'amore...”  scriveva preparandosi ai suoi voti religiosi. E, in effetti della sua vita ha fatto un unico atto di fede e di amore. Di amore e di fede veramente eroica fu testimone per le sue figlie e per chiunque l'abbia avvicinata nei suoi 50 anni di vita religiosa. Vita movimentata, sofferta, condivisa con le miserie umane fino all'estremo delle sue forze, vissuta con intensità, con generosità a servizio della Chiesa.

 

Dopo aver peregrinato dalla Polonia alla Russia, espulsa,  esiliata nei paesi scandinavi, ha lavorato collaborando con dedizione sorprendente con tutti gli uomini di buona volontà, anche se di credo  diverso.

 

Quanti viaggi ha fatto Madre Orsola nella sua vita. Sempre in cerca del bene spirituale e materiale dei fratelli più bisognosi.

“Gesù e Maria - ecco l'orizzonte della mia vita, lo scopo del mio amore” - scrive a fratello Vlodimiro.

Saper conservare in tanta attività l'unione con Dio, lo spiri­to di preghiera, dice davvero qual'è il movente di tutto lo scopo della sua instancabile attività, il centro da cui attinge la forza e il coraggio per superare fatiche e disagi: “Il Santissimo Sacramento è il Sole della nostra vita... che il vostro cuore resti là anche quando il corpo è al lavoro”. 

 

Lavoro e preghiera. Dio e i fratelli. Lasciandosi consumare nella preghiera e allo stesso modo nel lavoro. Poiché “il tempo del riposo sarà in cielo”.

Il suo desiderio però, spostandosi da un luogo all'altro, era quello di raggiungere Roma.

L'invito del Santo Padre fu sentito da lei come una benedizione di Dio.

 

L'8 Settembre 1928 apriva l’Istituto "S.Orsola" per approfondire nelle adolescenti la scienza nel campo della religione, della cultura e dell'arte. “Roma non è come le altre capitali del mondo - scriveva - perché è sede del vicario di Cristo. Successore di S.Pietro. E' il cuore del cristianesimo, fonte di ispirazione di grandi ideali... bastione dei ricordi dell'era pre-cristiana e cristiana”. Scrivendo alle suore cosi racconta: “... ho parlato al P.Vlodimiro sul nostro lavoro che dobbiamo incominciare a Primavalle e ha detto che dobbiamo fare tutto il possibile, perché questo lavoro sta molto a cuore al S.Padre. Dice che questo è il più importante dei nostri lavori, anche più di quello della Polonia, perché Roma dovrebbe essere un esempio  per tutto il mondo...”

 

Scriveva alle sue suore: “Dedicati alla preghiera fino a che ne sarai consumata; dedicati parimenti al lavoro fino alla consumazione totale… ardi nella preghiera fino ad essere bruciata… la preghiera è il ponte che unisce il tempo all’eternità… dalla vostra fede scaturirà la vostra azione”. Di questo Madre Orsola era certa e, di fatto, tutta la sua azione è stata il frutto della sua profonda fede, unita all'umiltà gioiosa di servire tutti coloro che avvicinava.

Lo stesso vestito semplice, grigio, con cui voleva vedere vestite le sue suore, un vestito che non intimidisce, che livella anzi le distanze, permette loro di essere chiamate “sorelle – suore – grigie”. L'abito per le “operaie attive di Cristo” - come lei desiderava

 chiamarle, che debbono come Lui servire e non essere servite, per far regnare Cristo nel mondo e nei cuori.

Nell'anno 1930 nelle periferie di Roma si soffre per la disoccupazione, l'abbandono, la miseria sociale. Madre Orsola mette a disposizione delle Autorità ecclesiastiche il terreno acquistato per la propria Congregazione.

 

Il 3 Giugno 1933 si Inaugura la chiesetta di San Leone Magno a Boccea con annesso un asilo e una cucina economica, unica per centinaia di poveri.

Cosi si legge in un giornale dell'epoca: “Una chiesa, un asilo e una cucina economica sono state inaugurate a Primavalle, la salubre ed elevata località creata dal Governatorato. Il tempio, dalle linee semplici e sobrie perfettamente intonate alla zona, ha annessi un asilo per duecento bambini, un ambulatorio dotato di un ricco materiale sanitario ed attrezzato secondo i dettami più moderni dell'igiene e una cucina economica per i poveri. La chiesa è stata benedetta da Mons.Pascucci ed era presente per incarico del Card.Vicario Marchetti Selvaggiani, Mons.Ercole. Assisteva al rito di Consacrazione la madre Superiora delle suore polacche Rev.Madre Orsola Ledochowska… C’è il tempio, l'ambulatorio e la cucina economica per i poveri. Primavalle, il cui sviluppo è sempre crescente, s’arricchisce di nuovi elementi che ne fanno un centro sempre più importante. Primavalle si avvia cosi con i suoi futuri sviluppi a divenire un centro di vita sempre più vasto”.

 

Le prime difficoltà vengono descritte dalla Madre Ledochowska nella storia della Congregazione: “Tutto è bello a Primavalle, ma i particolari presentano molte difficoltà. Ma pazienza! Ho chiesto al Mons.Ercole, il campanello e la rete per dividere le nostre ragazze dai ragazzi. Mons.Ercole però non ne vuole sentire parlare. Ha dato il tetto e le mura. Ora per il resto dobbiamo fare da sole. Ma, i soldi? Penso che Dio ci aiuterà... Quanto volentieri lavorerei sempre a Primavalle”.

Le suore giocano, cantano con i bambini, servono alla mensa, insegnano il catechismo, visitano gli ammalati.

 

Con il clero locale, "la solidale collaborazione dei giovani laureati guidati da Mons. Montini" e con il lavoro delle suore, in breve tempo, si cominciano a raccogliere i frutti dell'impegno apostolico nella zona.

 

Sono passati 50 anni da quel giorno e le suore della Madre Orsola sono ancora a Primavalle.

 

Oggi desideriamo festeggiare condividendo con Voi, la gioia che si avvicina di vedere beatificata la serva di Dio M.Orsola Ledochowska, nostra Fondatrice.

E’ un inno di ringraziamento che eleviamo alla Provvidenza che ci ha portato a condividere la quotidianità della comune esistenza, fatta di gioie e di sofferenze, con le famiglie, i bambini, i giovani, gli anziani di questo territorio che fu tanto caro alla Madre Orsola e lo resta per noi Orsoline di Gesù Agonizzante.

Lo sviluppo preannunciato nell'anno in cui siamo entrate a far parte della popolazione di Primavalle l'abbiamo visto verificarsi davanti ai nostri occhi, e il nostro cuore ne ha gioito profondamente ad ogni cenno come pure ha condiviso le fatiche e i disagi dei meno fortunati.

“… una preoccupazione emerge da tutte le discussioni sia teologiche che pastorali: non estraniarsi dalla vita e dalle necessità dell’uomo del nostro tempo. Questo problema… che ci assorbe tanto, deve per forza penetrare ogni anima innamorata di Dio come - ormai da molto tempo - penetrò il cuore della vostra Fondatrice Madre Orsola Ledochowska permettendo a voi, carissime suore ‘grigie’ che servite gli uomini, di risolverlo nel mondo di oggi”. Così si esprimeva il Card. Wyszynski, parlando alle suore Orsoline il 12 Maggio 1965.

Non abbiamo risolto questo problema, non lo risolveremo, ma ci impegnamo a servire gli uomini di oggi con tutta la dedizione delle nostre deboli forze... una goccia nel vasto mare, ma una goccia carica di amore, attraverso “l’apostolato nascosto della preghiera, dell'amore, della sofferenza e della serenità d'animo…”

In questo apostolato semplice e costante è impegnata a servire ogni giorno, la sorella, accanto ad un bambino della scuola materna; nella fatica quotidiana per condividere un piatto di minestra; vicino ad uno scolaretto che inizia il lavoro scolastico; presso il letto di un ammalato; in una camera semibuia, dove una persona anziana ha bisogno di scambiare qualche parola per non sentirsi morire di solitudine. Un'altra sorella spende la vita offrendo il calore del suo cuore, della casa a chi non ha, né affetto, né casa.

Incoraggiando chi è sfiduciato, chi ormai alla vita propria non sa dare alcun senso.Un'altra ancora, sebbene stanca della fatica della giornata e del peso dei suoi anni, trova ancora energie e tempo per visitare in un carcere "un amico, un conoscente", per ricordare che Cristo ama sempre.

 

Azioni semplici, abitudini quotidiane, lavori senza "gloria", "che solo Dio conta" e tutto per risvegliare faticosamente una scintilla di fede, di speranza, di amore, in questa terra dove la gente muore dalla sete e dalla fame di amore, di giustizia, di speranza. Dove sembra che Dio sia stato dimenticato. Eppure la vita religiosa vissuta "come Gesù` per la felicità degli altri", secondo l'esortazione della Madre Orsola, esprime il coraggio, la fiducia che vale la pena di "perdere la vita" sapendo che abbiamo Dio che è nostro Padre, Egli che nel Cuore di Cristo ha effuso sul mondo la tenerezza del suo Amore infinito e ricco dì misericordia.

 

L'esperienza quotidiana di amicizia e di intima unione con il Cuore di Gesù, dà il tono per un ritmo armonioso e pieno di gioia alla giornata e alla vita dell'orsolina grigia."Quando Gesú vedrà in te il pieno adempimento della Sua Volontà ti amerà, verrà in te, abiterà nell'anima tua - completamente unita alla Sua Volontà - allora potrai dire: Vivo io, non io, non la mia volontà, ma la Volontà di Dio, ma Cristo" /...dal Testamento /.

 

Come Maria che dall’Incarnazione alla crocifissione del Figlio Suo ha espresso tutta l'adesione della sua persona, del suo spirito, del suo cuore e della sua mente nelle parole: "Eccomi, sono la Serva del Signore, si faccia di me secondo la Tua parola".

Questo rimettersi completamente nelle mani di Dio – Padre, questo fidarsi dello Spirito, è ricchezza di pace e di benedizioni.

 


75 anni di PRESENZA a Primavalle

pag. ISTITUTO