La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

...flash...      il Programma annuale del lavoro spirituale della Congregazione

2017/2018

 

  


 

 

Tema:  GESÙ CRISTO  – VERO DIO E VERO UOMO AL CENTRO DELLA NOSTRA VITA

 

Sant’Orsola:

 

„Gesù è il vostro tesoro. Vivete per Lui. Lavorate per Lui. Stringetevi a Lui nei momenti di oscurità. Gesù sia la sorgente della vostra gioia, della vostra pace, della vostra felicità, qui sulla terra, durante la vostra vita religiosa e, un giorno, nell’eternità” (Test. XIII).

 

Costituzioni della Congregazione:

 

„Dio Padre nel suo ineffabile amore ci ha scelte e chiamate, per mezzo dello Spirito Santo, a lasciare tutto, per seguire Gesù Cristo, mediante la professione dei consigli evangelici nella Congregazione delle Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante”  (nr 1).

 

Motto:  PER ME VIVERE, È CRISTO

 


Introduzione

 

Secondo ciò che è stato preannunciato nella circolare nr. 15 dell’anno scorso, il programma del lavoro spirituale della Congregazione è dedicato alla Persona di Gesù Cristo, al maggiore ampliamento della sua conoscenza e, anzitutto, all’approfondimento della relazione personale con Gesù, per il quale siamo venute nella Congregazione e al quale ci siamo totalmente donate.

Il programma di quest’anno ci induce non solo ad un’attiva partecipazione agli incontri di formazione, ma anche ad una profonda preparazione prima di ogni  incontro. È previsto un tema per ogni mese, da svilupparsi in quattro incontri (nei mesi in cui ci siano solo 3 incontri si può unire il I° con il II° incontro):

1.      Gesù Cristo nella Bibbia – prima dell’incontro cerchiamo nei Vangeli i frammenti che parlano del tema proposto per il mese. Per alcuni frammenti prepariamo il commento (possiamo usare il CCC, le catechesi generali del Mercoledì di Giovanni Paolo II: “Credo in Gesù Cristo Redentore”; il libro di Papa Benedetto XVI: “Gesù di Nazaret”; catechesi e omelie di Papa Francesco; altri riferimenti). Durante l’incontro facciamo la condivisione dei concetti appresi, prendiamo appunti perché si possano fissare meglio nella memoria.

 

2.      Gesù Cristo nella Bibbia condivisione della Parola di Dio  (esperienza spirituale). Ogni suora sceglie almeno un frammento riguardante il tema proposto per il mese; lo prende per la meditazione o la contemplazione evangelica durante la settimana che precede l’incontro e lo condivide durante l’incontro. Si possono adattare anche altre forme di condivisione della Parola di Dio, per es. il dialogo contemplativo (la descrizione di tale metodo o di altri possiamo trovarla nel Programma di Lavoro Spirituale per l’anno 2009/10). In tal caso, durante l’incontro, la guida sceglie un frammento da pregare insieme o lascia 10/15 minuti per la meditazione seguita dalla condivisione.

 

3.      Gesù Cristo negli scritti della Madre Fondatrice –  scambio, condivisone  (prima dell’incontro si cerchino i testi riguardanti il tema del mese).).

 

4.      Gesù Cristo nella vita della nostra comunitàrevisione di vita e preghiera di lode. L’inizio della revisione di vita è un punto delle nostre Costituzioni. In più, vanno proposte alcune domande cui si cercherà di dare risposte. La revisione di vita si conclude con la preghiera comune, che sostituisce l’incontro.

 

Per il Giorno di ritiro vanno prese le pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e i contenuti degli incontri. Per ogni mese vanno proposte domande che possano aiutarci a considerare la nostra relazione con Gesù e con la nostra vita.

 


 

SETTEMBRE: Origini di Gesù – Di dove sei? (Gv 19,9)

 

I incontro: Prima dell’incontro cerchiamo nei Vangeli i frammenti che parlano delle origini di Gesù, sia umane che Divine. Prepariamo il commento ad alcuni frammenti. Durante l’incontro scambiamo i nostri pensieri, prendendo brevi appunti per meglio memorizzare i concetti appresi.

 

II incontro: Prima che avvenga l’incontro, ogni suora sceglie almeno un frammento del Vangelo che parla delle origini di Gesù, lo medita oppure lo contempla, e durante l’incontro condivide i frutti della sua preghiera.

 

III incontro: Prima dell’incontro cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che dice delle origini di Gesù per poi condividerlo durante l’incontro.

 

IV incontro: Revisione di vita  e preghiera comunitaria  (nel luogo dell’incontro).

 

Costituzioni: “Ci impegniamo a conoscere e ad amare sempre più il Cuore Divino, desideriamo modellare la nostra vita sul Vangelo imitando Cristo nella Sua offerta alla volontà del Padre, nel Suo sacrificio per la salvezza degli uomini” (nr 5).

Ø  Cosa testimonia che l’essenziale della nostra vita è la conoscenza di Dio? Come possiamo aiutarci reciprocamente a conoscere Dio ed a crescere nel suo amore? Come possiamo conoscere comunitariamente il Cuore Divino?

Ø  Ci ricordiamo della nostra divina provenienza e della regale dignità del figlio di Dio? Che cosa lo testimonia?  Che cosa dimostra che non sempre ci ricordiamo di essere figli di Dio?

 

Per la preghiera, della Professione di fede prendiamo il frammento: Credo … in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine.

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

 

Ø  Come sto conoscendo Gesù e come lo riconosco nella mia vita? La conoscenza di Gesù mi sta donando gioia? Dove e come mi incontro con Lui? Cresce in me il desiderio di conoscere la Persona di Gesù Cristo e di vivere con Lui? Quale è la mia sensibilità all’azione e al passaggio di Dio nella vita quotidiana? Quanto tempo e quanta attenzione dedico alla lettura della Bibbia e alla sua meditazione? Quanto mi stupisco di fronte a Gesù che in essa si rivela? La leggo volentieri e con amore?

Ø  Gesù si trova al centro della mia vita, dei miei desideri, delle mie aspirazioni e delle mie occupazioni? La mia quotidianità è ravvivata dal caloroso desiderio di appartenere a Gesù?

Ø  Da dove vengo? Come sono le mie relazioni con la famiglia? C’è qualcosa da aggiustare in esse? Come sono le mie relazioni con l’ambiente da cui provengo? Sono testimone di Cristo quando ci ritorno? I miei contatti sono sottomessi alla superiora?

Ø  Vedo e contemplo Gesù nel mio prossimo? Osservo con attenzione le persone per vedere i segni della presenza di Gesù, specialmente negli affamati, negli assetati, nei poveri, in coloro che hanno subito un torto, negli abbandonati? Lo riscopro negli avvenimenti della vita? Ogni momento è una via attraverso la quale Gesù sta venendo a noi. Sono aperta alla sua venuta?

 


 

OTTOBRE: Chi sei, o Signore? (At 9,5). Cosa Gesù dice di se stesso?

 

I incontro: Prima dell’incontro cerchiamo nei Vangeli il maggior numero possibile di frammenti nei quali Gesù parla di se stesso, svelando chi è. Prepariamo il commento ad 1-2 frammenti. Durante l’incontro scambiamo i nostri pensieri e prendiamo brevi appunti.

 

II incontro: Prima dell’incontro ogni suora sceglie almeno un frammento del Vangelo (può essere il suo preferito oppure quello meno comprensibile) in cui Gesù dice chi è Lui. Lo medita oppure lo contempla, e durante l’incontro condivide i frutti della sua preghiera. Possiamo anche condividere il modo con cui noi stesse ci rivolgiamo a Gesù e come lo chiamiamo.

 

 

III incontro: Prima dell’incontro cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che dice su Gesù - chi è Lui,  chi è per Lei - e condividiamolo durante l’incontro.

IV incontro: Revisione di vita e incontro di preghiera.

 

Costituzioni: Dio Padre, nel suo ineffabile amore, ci ha scelte e chiamate, per mezzo dello Spirito Sant,  a lasciare tutto per seguire Gesù Cristo mediante la professione dei consigli evangelici nella Congregazione delle Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante (n.1).

 

Ø  Quanto posto diamo a Gesù nei nostri colloqui e a ciò che Lui è per noi? Parlare di Gesù e del Suo Padre ci dà gioia?

Ø  Di solito qual è l’oggetto dei nostri colloqui? Siamo contente di questo? Abbiamo altri desideri? In che cosa ci sentiamo frenate?

Ø  Cosa significa per noi il titolo: “Orsolina del Cuore di Gesù Agonizzante”?

Ø  Cosa diciamo di noi in comunità? Sono parole con le quali ci mettiamo continuamente al centro oppure esprimiamo quanto siamo scontente di noi?  Sono parole umili o facciamo un esame di coscienza agli altri? Oppure non parliamo per niente di noi e non ci facciamo conoscere?

Ø  Cosa diciamo reciprocamente di noi? Le parole che esprimiamo portano la vita? Come ci rivolgiamo una all’altra? Quanto apprezziamo nella nostra comunità la veridicità, la discrezione, la semplice buona educazione?

 

Per la preghiera prendiamo Gv 14, 1-14.

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

Ø  Chi è per me Gesù Cristo? Mi soffermerò sul Nome di Dio, ascolterò come suona nel mio cuore. Quale Dio mi rivela?

Ø  Quali parole di Gesù, circa la Sua Persona, mi sono più care? Come influenzano, in modo concreto, la mia vita? Desidero ascoltare la voce di Gesù?

Ø  Chi sono io? Come mi descrivo? Quale è il mio nome? Il mio predicato significa qualcosa nella vita quotidiana?

Ø  Mi guarderò con amore e con sincerità: quanto mi conosco e qual’è la mia capacità di autoconoscenza? Come mi vedo e quali sentimenti mi accompagnano mentre mi scruto dentro?

Ø  Cosa posso dire sulla mia autostima? Come mi sento interiormente quando penso e parlo di me stessa? Che cosa mi dà gioia e che cosa mi rattrista o frustra? Sperimento gli stati d’insicurezza? Che cosa maggiormente cerco di nascondere agli altri?

Ø  Voglio conoscere la verità su me stessa, la verità che libera e dona nuova vita? Voglio parlare con il Padre con il cuore sincero, sperando che reagisca a ciò che dico con amore infinito, come una mamma e un papà reagiscono a ciò che dice il loro amato bambino, simile a loro?

Ø  A che cosa sono stata chiamata? Qual è lo scopo della mia vita? Cosa non voglio e cosa non dovrei volere? Mi sento stabile e “in me stessa”, nella mia vita e nella mia vocazione? Sono felice di essere stata scelta da Dio e chiamata all’esclusivo amore di Dio?

 


 

NOVEMBRE: Cosa Gesù dice di se stesso attraverso le sue azioni?

Come esprime l’amore per la gente?

 

I incontro: Prima dell’incontro cerchiamo nei Vangeli in che modo Gesù esprime l’amore per la gente semplice, per gli erranti, per i malvagi, per i perversi e per le persone che lo amano “di più”? Durante l’incontro scambiamo i nostri pensieri e prendiamo brevi appunti.

 

II incontro: Prima che avvenga l’incontro, ogni suora scelga almeno un frammento del Vangelo in cui Gesù, con qualche gesto, parola o azione, esprime l’amore. Lo mediti oppure lo contempli, e durante l’incontro condivida i frutti della sua preghiera.

Possiamo anche condividere la maniera in cui, nella quotidianità, leggiamo i segni dell’amore di Dio per noi; oppure, possiamo dare testimonianza della straordinaria  azione di Dio nella nostra vita.

 

III incontro: Prima dell’incontro, cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che dice sui modi con cui Gesù esprime l’amore e su come Lei stessa sia riuscita a leggere l’amore di Gesù per Lei. Condividiamolo durante l’incontro.

 

IV incontro: Revisione di vita e preghiera comunitaria.

 

Costituzioni: Testimoniamo il nostro amore a Dio mediante il servizio al prossimo, generoso e pieno di abnegazione.  « Lavorare, sacrificarsi per il prossimo, fare del bene, questo è l'amore più puro verso Dio, questa è la penitenza più pratica». Ricordiamo che l'amore non sente il peso e se lo sente è capace di amarlo (n.9).

 

Ø  L’esempio di vita di Gesù plasma i nostri atteggiamenti nella vita quotidiana?

Ø  L’amore oblativo e generoso ravviva le nostre relazioni all’interno della comunità? Cosa bisognerebbe cambiare? Cosa bisognerebbe fare per amare come Gesù amava?

Ø  Quali gesti e quali parole sono per noi più eloquenti? In quali occasioni? Quali gesti, azioni e parole ci aspettiamo vicendevolmente? Dare l’amore ad un’altra persona ci riempie di gioia?

Ø  Mettiamo in pratica, in comunità e con la gente, l’atteggiamento di Cristo: prendete e mangiate, oppure è più presente in noi un’altra sfida, il motto di questo mondo: mi spetta? Al posto dell’atteggiamento di colui che sa donare c’è pretesa e risentimento?

 

Per la preghiera scegliamo una pericope che parla della guarigione compiuta da Gesù.  

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

 

Ø  Anch’io, nella mia relazione con Dio, posso sentire i Suoi gesti. Parlerò con Dio della sua presenza nella mia vita. Come la sento? Per quanto è un contatto vivo e concreto? Ho qualche particolare desiderio al riguardo? Quali gesti mi aspetto da Dio?

Ø  Come esprimo il mio amore a Dio?

Ø  Quali azioni, gesti e parole di Gesù metto spesso in pratica? Perché proprio questi? Quali sono le motivazioni dei miei gesti di bontà? Sono l’oggetto dell’esame di coscienza quotidiano? Quali gesti non pratico per niente? Per quale motivo?

Ø  Se e quando ho avuto il coraggio di dire: prendete e mangiate il mio cuore, il mio tempo, i miei talenti, le mie forze, tutto quello che possiedo. Ho accettato di condividere la sorte del pane? Del pane mangiato con gioia e gratitudine, ma anche del pane gettato nel cestino della spazzatura, del pane buttato sulla strada e sul quale cammina la gente? Il pane non sa difendersi. La sorte del pane dipende totalmente dalle mani in cui si trova. Ho il coraggio di diventare pane?

 


 

DICEMBRE: Che cosa Gesù dice di se stesso nascendo nella stalla di Betlemme?

 

I incontro: Prima dell’incontro leggiamo nei Vangeli le descrizioni della nascita di Gesù. Meditiamo oppure contempliamo le scene della nascita di Gesù nella stalla di Betlemme. Durante l’incontro condividiamo i frutti della nostra preghiera.

 

II incontro: Cerchiamo, preparandoci all’incontro, cosa ha scritto la Madre Fondatrice sulla nascita di Gesù. Durante l’incontro condividiamo ciò che abbiamo letto e ciò che ci ha toccato nel suo commento o nella sua meditazione.

 

III incontro: Revisione di vita e preghiera comunitaria.

 

Costituzioni:Per amore di Gesù Cristo, interamente dedito alle cose del Padre, lasciamo tutto, e in libertà di cuore seguiamo Colui che da ricco che era, si è fatto povero, perché noi diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà” (n.27).

 

Ø  Quale atteggiamento più spesso ci accompagna nel vivere il voto di povertà: gratitudine? gioia? lamentele e scontentezza? bisogno di avere di più …di volere qualcosa di diverso? Di che cosa, nella nostra comunità e nell’ambito del voto di povertà, necessita il lavoro di cambiamento? Qual è la nostra responsabilità per il tempo donatoci, per l’ambiente (acqua, energia elettrica, gas, prodotti chimici)?  Che cosa bisognerebbe cambiare e in che modo?

Ø  Come realizziamo, nel nostro ambiente, la chiamata carismatica di servire i fratelli più poveri ed abbandonati? Quale posto hanno nei nostri cuori e nel nostro servizio le persone  bisognose e sole? Siamo, nel nostro ambiente, una testimonianza credibile della povertà evangelica? Come comunità, siamo capaci di condivisione? Quanta umiltà c’è nel nostro servizio, quanta preoccupazione per l’altro e per la sua dignità, specialmente per il povero, per colui che ci è scomodo, per colui che arriva nel momento inopportuno?

 

Preghiera – adorazione di Gesù nella mangiatoia con i canti natalizi (kolędowanie)

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

Ø  Sono sensibile alle necessità degli altri, specialmente dei poveri (anche delle consorelle della comunità), e come agisco? Sono capace di condivisione? Osservo la regola religiosa nell’ambito del voto di povertà? Di che cosa mi pento e che cosa dovrei rivedere in quell’ambito?

Ø  Mi accorgo dei poveri attorno a me e nel mondo? Vedo in loro il volto di Gesù Cristo?

Mi sento chiamata da Gesù ad essere  sua collaboratrice nell’opera della redenzione del mondo? Mi ricordo che, anche se non posso dare niente, posso sempre esprimere misericordia e donare il sorriso?  

Ø  Sono consapevole dei beni umanamente imperscrutabili che verrebbero riversati su di me se mi lasciassi rapire dallo Spirito Santo?

Ø  In che consiste la mia ricchezza? Desidero arricchire con essa la comunità perché in seguito essa possa condividerla con altri?

Ø  Qual è stata la più grande perdita della mia vita? Qual è stato il motivo delle mie lacrime, della mia sofferenza, del mio dramma interiore? Cosa ho fatto con tutto ciò?

 


 

GENNAIO: Che cosa Gesù dice di se stesso con il suo sguardo?

 

I incontro: Gesù disse: „la lampada del corpo è l’occhio” (Mt 6,22). Il suo sguardo dà inizio ai numerosi incontri con Lui oppure riveste per tali incontri un significato decisivo. Cerchiamo i frammenti che parlano dello sguardo di Gesù, meditiamoli o contempliamoli. Cosa dicono i suoi occhi? Come la gente reagisce al suo sguardo? Durante l’incontro condividiamo i frutti della nostra preghiera. Possiamo anche condividere la maniera in cui ci ha influenzato lo sguardo di qualche persona.

 

II incontro: In preparazione dell’incontro, cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che dice sullo sguardo di Gesù. Lei stessa ha avuto l’esperienza dello sguardo trasformante? Come Matuchna guardava le suore? Durante l’incontro condividiamo ciò che abbiamo preparato.

 

III incontro: Revisione di vita e preghiera comunitaria.

 

Costituzioni:  “Nelle nostre relazioni con gli altri dobbiamo essere segno del dono totale di sé a Dio e, in Lui, a tutti gli uomini. Ci distingueremo per il senso di responsabilità verso il prossimo, per la sollecitudine del suo bene e per la disponibilità al servizio disinteressato e pieno di sacrificio” (n. 22/1).

 

Ø  Ci incontriamo in comunità con lo sguardo? Camminando, ci accorgiamo una dell’altra, o passiamo con indifferenza? C’è gioia nel nostro sguardo?

Ø  Come ci guardiamo a vicenda? Ci sentiamo accettate? Accolte? Oppure giudicate? Cosa possiamo fare con tutto ciò?

Ø  Cosa ci fa male negli sguardi o nella mancanza dello sguardo delle consorelle?

Ø  Sappiamo vedere Dio nell’altra persona anche quando ha una giornata non buona, quando per me è scortese, difficile? Che esperienze ne abbiamo?

Ø  Ci accorgiamo delle sofferenze della gente, della loro fame? Ci accorgiamo delle persone assetate di Dio? Come comunità, in che modo reagiamo a questi desideri?

 

Per la preghiera prendiamo Lc 19,1-10.

 

Nel giorno di ritiro, ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

 

Ø  Vedrò lo sguardo di Gesù posarsi su di me. Che cosa esprime? Cosa sento quando Gesù mi guarda? Alzerò il mio sguardo e guarderò Gesù. Cosa oggi Lui si aspetta da me?

Ø  Lo sguardo di Gesù ha la forza di guarigione e trasformazione dell’uomo, perché è uno sguardo pieno d’amore e di accettazione. Cosa esprime il mio sguardo verso di Lui?

Ø  Quando Gesù mi ha guardato con amore esclusivo? Come si sviluppa la mia vocazione?

Ø  Come mi sento quando non vedo Gesù, quando ho l’impressione che sia nascosto per me?

Ø  Guardo spesso Gesù sulla croce?

Ø  “Vedrai cose più grandi…” (Gv 1,50) – Cosa mi aspetto da questa promessa di Gesù?

Ø  Come e con quali sentimenti mi guardo?

Ø  Cosa guardo spesso? Su cosa poso il mio sguardo? Cosa vedo? Cosa nutre il mio sguardo?

Ø  Guardo la gente come Gesù: con amore, compassione, rispetto, comprensione? Il mio sguardo fa guarire? C’è forse nel mio sguardo il desiderio, il disdegno, l’invidia, la superbia, lo scherno, l’accusa, come nei farisei? Riesco a guardare la gente direttamente negli occhi?  Ho gli occhi del cuore illuminati (cfr Ef 1,18)

Ø  Come reagisco vedendo che qualcuno ha gli occhi tristi? Qualcuno aspetta, forse, il mio sguardo di accettazione?

 


 

FEBBRAIO: Quale è il mondo dei sentimenti di Gesù?

 

I incontro: In preparazione all’incontro cerchiamo i frammenti che parlano dei sentimenti di Gesù, sia quelli piacevoli che quelli spiacevoli. Cosa ci dicono di Gesù? Come si comportava Gesù?

Durante l’incontro scambiamo i nostri pensieri e prendiamo brevi appunti.

 

II incontro:  Prima dell’incontro ogni suora sceglie almeno un frammento del Vangelo in cui si parla dei sentimenti di Gesù. Lo medita oppure lo contempla, e durante l’incontro condivide i frutti della sua preghiera. Inoltre, possiamo condividere le modalità con cui viviamo i nostri sentimenti.

 

III incontro: Cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che Lei dice dei sentimenti di Gesù. Nella Storia della Congregazione e nelle Lettere conosciamo anche il mondo dei sentimenti di Matuchna. Come li viveva?

Durante l’incontro condividiamo i nostri pensieri.

 

IV incontro: Revisione di vita e preghiera comunitaria.

 

Costituzioni:  “Riconoscenti per la grazia della vocazione, poniamo la nostra speranza in Dio, da Lui attingiamo la gioia e la costante serenità d'animo; in questo modo annunciamo agli uomini la Buona Novella che Dio è amore e sorgente della più grande felicità” (n. 12).

 

Ø  Cosa ci insegna Gesù con il suo atteggiamento nei confronti dei propri sentimenti?

Ø  Condividiamo nella comunità le nostre gioie e le nostre  preoccupazioni?

Ø  Siamo contente dei successi e delle gioie delle consorelle della comunità? Siamo preoccupate insieme a loro? Forse siamo gelose? Indifferenti? - come lo vediamo?

Ø  Siamo capaci di esprimere i nostri sentimenti in modo da non ferire gli altri? Siamo capaci di chiedere scusa per i sentimenti espressi male e di perdonare noi stesse? Al riguardo, cosa ci aspettiamo l’una dall’altra?

 

Per la preghiera prendiamo Rm 8,5-15.29.

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

 

Ø  Sono cosciente dei sentimenti che vivo? Che cosa mi dicono di me stessa? Che cosa mi dicono delle relazioni, dei valori, dei miei bisogni, del mio agire?

Ø  Che cosa faccio con i miei sentimenti? Li so controllare? Il mio modo di vivere le emozioni nuoce al prossimo procurando umiliazioni o disinteresse?

Ø  Che cosa mi rende felice, gioiosa? Ho fatto esperienza di come la tristezza possa portare alla gioia e alla felicità?

Ø  Guarderò le situazioni della mia vita, in cui sperimento paura, tristezza, rabbia, gelosia, solitudine. Che situazioni sono? Cosa riguardano? Quali sono le cause di tali sentimenti? In tali situazioni com’è la mia percezione di Dio? Chi è per me Dio? Come guardo la persona che è all’origine dei sentimenti che vivo?

Ø  Ricorderò quante volte ho accusato Dio e mi sono ribellata a Lui. In che modo?

Ø  Il mio cuore è libero dalle passioni? Che cosa faccio per avere il cuore umile e mite?

Ø  Confido più nelle mie emozioni o nella Parola di Dio?

 


 

MARZO: Cosa dice Gesù di se stesso attraverso la sua morte? 

 

I incontro: Prima dell’incontro leggiamo i racconti della morte di Gesù sulla croce e qualche commento. Durante l’incontro scambiamo i nostri pensieri e prendiamo brevi appunti.

 

II incontro: Prima dell’incontro, ogni suora scelga dal Vangelo una pericope che descrive la morte di Gesù. La medita oppure la contempla, e durante l’incontro condivida i frutti della sua preghiera.

 

III incontro: Prima dell’incontro cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che dice sulla morte di Gesù. Durante l’incontro condividiamone i contenuti.

 

IV incontro: Revisione di vita e preghiera comunitaria.

 

Costituzioni:La vocazione delle Orsoline del Cuore di Gesù Agonizzante le unisce in modo particolare al mistero dell'agonia del Cristo che, inviato dal Padre, ha tanto amato gli uomini da soffrire per loro la morte in croce, affinché tutti, partecipando alla sua morte e alla sua risurrezione, raggiungano la pienezza della vita (n. 2).

 

Ø  „Unite al mistero dell’agonia di Gesù”- Cosa significa?

Ø  Quali situazioni della vita quotidiana sono per noi occasione per morire per se stesse e per far crescere la vita di Dio in noi, nella comunità e negli altri. Fare degli esempi concreti.

Ø  Come valutiamo gli sforzi di rinuncia, di ascesi, di penitenza, di conversione, di portare la croce nella quotidianità? L’idea di riparazione per noi stessi e per gli altri è diventata sempre di più “nostra” nella vita comunitaria ed è stata anche leggibile testimonianza per gli altri?

 

Come preghiera prendiamo La preghiera per gli agonizzanti.

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

 

Ø  Chiederò di saper leggere, dal fianco trafitto di Gesù, il più profondo senso e lo scopo della sua passione e morte.

Ø  Qual è la mia risposta all’Amore “sino alla fine” di Gesù?

Ø  Voglio che Dio mi renda capace di sacrificarmi totalmente per il suo amore? Risveglio in me stessa il desiderio consapevole di essere un dono?

Ø  Quali sforzi intraprendo per aiutare Gesù a salvare le anime?

Ø  Che cosa faccio per inserirmi con la mia vita nell’offerta di Gesù, attraverso il lavoro (sacrificio, impegno), i dispiaceri, le difficoltà, le umiliazioni, le incomprensioni subiti?

 


 

APRILE: Sei tu il re …? (Gv 18,33b). Il mio regno non è di questo mondo (Gv 18,36a). Gesù, persona libera e obbediente.

 

I incontro:  Prima dell’incontro cerchiamo nei Vangeli i frammenti che ci dicono che Gesù è il re, e che testimoniano che Gesù è libero (la fondamentale prerogativa di un re). Che cosa ci dicono di Gesù? Ogni suora sceglie almeno un frammento del Vangelo, in cui Gesù ci si rivela come persona libera. Lo medita oppure lo contempla e durante l’incontro condivide i frutti della sua preghiera. Inoltre, possiamo condividere quanto noi ci sentiamo veramente libere.

 

II incontro: Cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che dice sulla libertà di Gesù. Sant’Orsola si sentiva sempre libera? Durante l’incontro condividiamo i nostri pensieri.

 

III incontro: Revisione di vita e preghiera comunitaria.

Costituzioni: Indirizzando tutte le nostre intenzioni verso il Cristo Signore, e nella libertà interiore che proviene dall'accettazione della volontà di Dio, saremo pronte ad inserirci nella vita di ogni comunità, a svolgere qualsiasi compito, a sottometterci ad ogni superiora. «Devono vedere Gesù Cristo nelle persone delle loro superiore,... mostrando verso di loro e verso gli ordini da esse ricevuti un amore pieno di rispetto, che le spinga ad un'ubbidienza pronta, umile, coraggiosa... anche nelle cose difficili». (n.42)

 

Ø  Di che valori viviamo? Come viviamo quotidianamente nella verità? Siamo sempre i testimoni di essa? Cosa ci blocca nel dire sempre e ovunque la verità?

Ø  Che cosa pensiamo mentre preghiamo il Padre Nostro e pronunciamo le parole: “venga il tuo regno”?

Ø  Siamo persone libere? Come lo esprimiamo concretamente nella vita comunitaria? Illusioni di libertà.

Ø  Cosa possiamo fare perché la grazia agisca più facilmente e noi possiamo vivere in modo più efficace nella comunità il voto di obbedienza?  

 

Come preghiera scegliamo la Preghiera per l’umiltà usata nella Congregazione  

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

 

Ø  Quale è la consapevolezza della mia regale dignità?

Ø  Chi o che cosa regna nel mio cuore? Mi sento felice per questo?

Ø  Sono una persona libera? Come vivo concretamente la libertà  nella mia vita personale? Che cosa m’impedisce di essere una persona libera? Cosa mi limita nel gioioso adempimento della volontà di Dio? A che cosa dovrei rinunciare? Cosa dovrei limitare?

Ø  Come mi rapporto al voto di obbedienza nel mondo dominato dall’individualismo, dall’indipendenza e dal culto del caparbietà?

Ø  Ho dei problemi con l’obbedienza? Se sì, da quanto tempo? Verso chi? Cosa penso di fare a proposito?

Ø  Sono disponibile a intraprendere ogni lavoro, pronta ad andare in ogni comunità e di sottomettermi, senza mormorazioni, a ogni superiora?

 


 

MAGGIO: Come prega Gesù?

 

I incontro: Prima dell’incontro cerchiamo nei Vangeli, che cosa per Gesù è la preghiera, quando e come prega. Qual è il contenuto della Sua preghiera.  Durante l’incontro scambiamo i nostri pensieri e prendiamo brevi appunti.

 

II incontro: Prima dell’incontro ogni suora sceglie almeno un frammento del Vangelo sulla preghiera

Lo medita oppure lo contempla, e durante l’incontro condivide i frutti della sua preghiera.

 

III incontro: In preparazione dell’incontro, cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che dice sulla preghiera di Gesù. Cosa possiamo dire della preghiera di Sant’Orsola?  Durante l’incontro condividiamo i nostri pensieri.

 

IV incontro: Revisione di vita e preghiera comunitaria.

 

Costituzioni: “Ciascuna si senta responsabile per la vita di preghiera personale e comunitaria. Guidate dal desiderio di vivificare lo spirito di preghiera, specialmente comunitaria, saremo aperte a nuove forme” (n. 60).

Ø  Che cosa possiamo imparare da Gesù che  prega?

Ø  Se la Messa viene celebrata nella nostra cappella, curiamo la liturgia (segni esterni),? Com’è il nostro impegno nell’azione liturgica (la partecipazione al canto, l’esecuzione delle funzioni liturgiche)? Come difendersi dall’indifferenza di fronte alla missione che riceviamo in ogni Eucaristia? Cosa possiamo fare per aiutare noi stesse e gli altri a vivere fruttuosamente il più importatane incontro della giornata?

Ø  Quanto apprezziamo la Parola che la Chiesa ci dona ogni giorno? La udiamo? Che influenza ha sulla vita della nostra comunità la Parola di Dio letta durante la Messa? Parliamo del significato di questa Parola per la nostra vita comunitaria? La accogliamo con fede? Che cosa lo testimonia? Cosa possiamo fare perché la Parola di Dio possa formare il nostro modo di pensare, di valutare, ed influenzare i nostri atteggiamenti e la nostra vita quotidiana?

Ø  Che significato ha per noi il tempo dell’adorazione comunitaria di Gesù Eucaristico? Abbracciamo gli altri con la nostra preghiera comunitaria? E’, per loro, riparo e sostegno spirituale?

Ø  Cosa possiamo fare per evitare la routine nelle pratiche di preghiera prescritte dalla nostra legge religiosa? Quali stimoli esterni possiamo evitare per essere più concentrate durante la preghiera?

Ø  Osserviamo, nella nostra comunità, il silenzio?

 

Prendiamo come preghiera l’intero Padre Nostro oppure un frammento.

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

 

Ø  Che cosa è per me la preghiera? Quale posto ha nella mia vita? Trasforma la mia vita? Sostengo la mia preghiera con lo sforzo dell’ascesi?

Ø  Come mi preparo alla quotidiana Eucaristia? Come la vivo? Mi offro a Dio, insieme a Gesù, per il mondo? Mi nutro consapevolmente del corpo di Cristo, desiderando di accogliere ogni situazione difficile, di accettare la sofferenza e la morte, di donare la propria vita per i nemici?

Ø  La Parola di Dio influisce sulla trasformazione del mio modo di pensare e di fare? Incide sui miei atteggiamenti? Forse ho la tentazione di fare agli altri l’esame di coscienza? Oggi, cosa mi ha toccato in modo particolare? Condivido con le consorelle i miei pensieri e i frutti della preghiera? Custodisco nel cuore la Parola di Dio meditata? Cosa voglio fare perché la Parola di Dio possa formare il mio modo di pensare, di valutare, d’influenzare i miei atteggiamenti e la mia vita quotidiana?

Ø  Cosa rappresenta per me la costante presenza di Gesù nel Tabernacolo?

Ø  Attraverso che cosa viene espressa la mia personale fedeltà e la mia responsabilità nella vita di preghiera, individuale e comunitaria?

Ø  Quale posto riservo nelle mie orazioni alla preghiera di gratitudine? Vedo la connessione tra la mia non accettazione delle diverse situazioni della vita e la poca presenza della preghiera di ringraziamento? Quale evento della giornata di oggi ha suscitato gratitudine nel mio cuore? Riesco a ringraziare per le cose difficili?

Ø  Guarderò dentro al mio cuore: con quali sentimenti e intenzioni mi metto davanti al Padre mentre prego? Mi fido di Lui? C’è in me, forse, tanta paura e ribellione? Credo che il buon Padre possa dare al figlio solo buoni doni?

Ø  Parlo con Dio della comunità in cui vivo? Prego per essa?

Ø  Per avere più tempo per la preghiera bisogna che ci sia meno tempo per altre cose. Il giorno ha 24 ore e questo non si può cambiare ma forse si possono cambiare le priorità?


 

GIUGNO: Quali sono i desideri di Gesù?

 

I incontro: Prima dell’incontro cerchiamo i frammenti in cui Gesù parla dei suoi desideri. Che cosa riguardano? Ogni suora scelga almeno un frammento del Vangelo in cui Gesù dice ciò che desidera. Lo medita oppure lo contempla, e durante l’incontro condivida i frutti della sua preghiera. Possiamo porre in condivisione anche i nostri desideri.

 

II incontro: Cerchiamo negli scritti della Madre Fondatrice ciò che dice dei desideri di Gesù. Di quali desideri propri scrive Matuchna? Durante l’incontro condividiamone il contenuto.

 

III incontro: Revisione di vita e preghiera comunitaria.

 

Costituzioni: “Attente alla parola di Cristo: «Ho sete», rispondiamo all'amore del Cuore Divino donandoci a Lui totalmente, e senza riserve, affinché Egli possa prolungare in noi e, per mezzo nostro, la sua opera di salvezza. Desideriamo vivere, sempre più pienamente per Cristo e per il suo Corpo che è la Chiesa, consacrando tutte le nostre forze ad estendere il Regno di Dio sulla terra” (n. 3).

 

Ø  In che consiste la totale donazione a Gesù?

Ø  Ascoltiamo insieme la voce di Dio per riconoscere i suoi desideri e per cercare di realizzarli nella vita comunitaria? Come avviene questo?

Ø  Gesù nel Cenacolo, prima della passione, ha pregato per l’unità tra i discepoli (Gv 17, 20-26). E’ stato il suo grande desiderio. Come realizziamo ciò nella nostra comunità? Cosa, in modo particolare, ci impedisce l’unità?

Ø  Intraprendiamo lo sforzo di ricercare con calma un vicendevole accordo, specialmente nelle questioni difficili? Cosa bisognerebbe rivedere? Come, in comunità, risolviamo i conflitti? Siamo contente dei metodi che usiamo?

Ø  Come esprimiamo lo zelo comunitario per la salvezza nostra e degli altri?

Ø  Cosa faremo nella nostra vita per seguire più pienamente Cristo obbediente alla Volontà del Padre, sino alla fine,  per salvare il mondo?

Per la preghiera prendiamo il Salmo 63.

 

Nel giorno di ritiro ritorniamo alle pericopi bibliche riguardanti il tema del mese e ai contenuti degli incontri.

 

Ø  Quali sono i miei desideri, sogni e voglie? Come sono i miei desideri rispetto a quelli di Cristo? Li metto davanti a Dio?

Ø  Quale è la mia insaziabile nostalgia? Oggi cosa mi manca? Quali sentimenti fa nascere questa mancanza? In che modo influisce tutto ciò sulla mia relazione col Padre?

Ø  Mi sforzo di cercare ciò che Dio vuole da me o vivo senza riflettere? Faccio discernimento nella fede dei desideri di Gesù verso me? Questo come si manifesta ?

Ø  Desidero essere impregnata di Dio? La mia castità fisica è il segno e la tutela della castità del cuore, il cui unico desiderio è Dio?

Ø  Mi converto costantemente e ravvivo in me il desiderio della santità? Porto nel cuore il desiderio di qualcosa di grande, oppure il mio cuore è addormentato?

Ø  Rispondendo al “SITIO” di Cristo, mi rendo volontariamente disponibile?

Ø  Non è così che cerco continuamente “una persona” che mi guarisca interiormente, sazi la mia fame affettiva e il mio desiderio di accettazione? Il mio sguardo non è rivolto continuamente verso le persone da cui mi aspetto aiuto e la soluzione dei miei problemi? Chi sono? Che cosa penso di fare con tutto ciò?

IN FINE:

Proposta per la riflessione durante gli esercizi spirituali o per il giorno di ritiro estivo.

 

·         Chi è per me oggi Gesù? In che modo, durante quest’anno, è cambiata la mia relazione con Lui?

·         Cosa il Signore ha operato in me nell’ultimo anno? (ha trasformato la mia immaginazione, le abitudini,  mi ha dato nuovi desideri ecc?).

·         In  che modo è cambiata la mia partecipazione alla Santa Messa?

·         Quanto la mia vita, nell’ultimo anno, è diventata sempre più Eucaristica, donando Cristo, spazzando e condividendo se stessa?

·         Quali verità del Vangelo sono diventate motivo delle mie scelte? Quali parole e aspettative di Cristo sono state la mia forza  nella conversione?

·         A che cosa Gesù mi chiama? Quali propositi faccio?

 


 

SPIRITUALITA' della Congregazione

 


Spiritualità Mariana della Congregazione

vedi anche: la devozione al Sacro Cuore

vedi anche: la devozione alla Madonna

  l'amore al Crocifisso