La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

PROGETTO EDUCATIVO

Suore Orsoline S.C.G.A.

 

Sant'Orsola Ledòchowska, nata a Loosdorf (Austria) nel 1865, morta a Roma nel 1939 - CANONIZZATA da SS.Giovanni Paolo II il 18 maggio 2003, a Roma.

 

“Ecco la prima condizione per educare i figli per Dio:

creare intorno ad essi un’atmosfera di felicità.

Fatto questo, il resto sarà più facile”.

Sant’ Orsola Ledòchowska

Fondatrice delle Suore Orsoline

del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante

 

 


 

PREMESSA

In tutte le epoche storiche non è mancata la sensibilità per il fatto educativo, anche se impostato e risolto in modi diversi.

            Il problema dell’educazione è legato essenzialmente all’esistenza umana  e alla vita di ogni società, anche più rudimentale e di qualunque cultura.

            Oggi il fattore “educazione” si è concentrato ed ha presentato una evoluzione di fasi e di perfezionamenti, attraverso forme sempre meglio rispondenti alla natura dell’uomo ed al suo processo educativo.

            Il contesto socio - culturale contemporaneo offre una molteplicità di proposte educative, basate su prospettive diverse che, a volte, si integrano tra loro positivamente ma, a volte, causano disorientamenti e incertezze.

            In questo contesto si pone la scuola cattolica, che occupa tra le diverse istituzioni un posto rilevante e che è spinta a prendere sempre  più coscienza del suo ruolo e dei principi ispiratori su cui si fonda e ad elaborare su di essi il Progetto Educativo.

            Ogni progetto educativo si ispira, in tutto il suo contesto:

-         programmi

-         scelta degli insegnanti

-         criteri di valutazione

-         rapporti con i genitori

alle scelte educative per un determinato fine,  miranti allo sviluppo integrale e armonico della persona degli educandi.

 

DIRITTO – DOVERE  di educare

"Tutti gli uomini di qualunque razza, condizione ed età, in forma della loro dignità di persona, hanno il diritto inalienabile ad una educazione che risponda al proprio fine, convenga ad una  propria indole, alla differenza di sesso, alla cultura e alla tradizione del paese, ed insieme aperta ad una fraterna  convivenza con gli altri popoli al fine di garantire la vera unità e la vera pace sulla terra”.

(Dichiarazione sull’Educazione Cristiana n°1)

 La prima, insostituibile comunità cristiana educativa è stata ed è considerata da sempre LA FAMIGLIA  che, alimentata dall’amore, si apre ad ogni persona.

“La famiglia, nella quale diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a raggiungere una saggezza più completa e ad armonizzare i diritti  della persona con le altre esigenze della vita sociale, costituisce veramente il fondamento della società”.  (GS. n°52)

Quindi,  i primi e i principali responsabili dell’educazione sono i genitori in quanto trasmettitori della vita ai figli.

“Questa loro funzione educativa è tanto importante che se manca può difficilmente essere supplita”. (EC. n°3)           

I genitori però, pur avendo il diritto e il dovere primario e inalienabile  di educare i figli, debbono essere aiutati e sostenuti in questo compito delicato ed essenziale.

La SOCIETA’ CIVILE è tenuta a completare l’opera Educativa dei genitori tutelando  i diritti dei fanciulli, promuovendo istituzioni idonee dal punto di vista culturale e formativo a servizio della persona in tutti i suoi aspetti tenendo presente il principio di sussidiarietà.

Inoltre, educare spetta anche alla CHIESA che “consapevole del dovere gravissimo di curare diligentemente l’educazione morale e religiosa di tutti i suoi figli, deve rendersi presente con affetto speciale e con il suo aiuto ai moltissimi suoi figli che vengono educati nelle scuole non cattoliche”. (EC. n°8)

In maniera più particolare, la presenza della Chiesa in campo scolastico, si manifesta nella scuola cattolica in quanto vista come luogo privilegiato per una formazione completa della persona umana sia a livello umano, che religioso.

 

SCUOLA CATTOLICA

“ La scuola cattolica al pari della altre scuole persegue le finalità culturali proprie della scuola e la formazione umana dei giovani. Ma suo elemento caratteristico è di dar vita ad un ambiente comunitario scolastico permeato dello spirito evangelico di libertà e carità”  (EC. n°8)

La scuola cattolica, inserita nella missione evangelizzatrice della Chiesa, intende collocarsi come espressione autonoma di una azione educativa, secondo i principi cristiani, nel contesto della società attuale. Essa, come prezioso servizio sociale e come difesa di un pluralismo scolastico, tende a porsi a tutela della libertà, nella scelta di una educazione cristiana.

Il suo scopo generale è quello di favorire la formazione dell’uomo integrale  e il sorgere dell’ “uomo nuovo” in prospettiva cristiana, perché sia partecipe cosciente alla costruzione di un mondo in cambiamento.

La scuola matura le capacità intellettuali, mette a contatto del patrimonio culturale, acquistato dalle passate generazioni, promuove il senso evangelico e in questa visione essa si impegna a promuovere valori quali:

·        la dignità umana,

·        il senso della responsabilità, libertà ed autonomia,

·        il senso critico, la capacità di giudizio e di espressione,

·        il senso della solidarietà e lo spirito di comunità,

·        il rispetto della coscienza e delle convinzioni altrui,

·        lo sviluppo delle attitudini personali, delle capacità creative e l’originalità dell’iniziativa davanti al divenire storico.

 

            La scuola cristiana, convinta che l’educazione passa attraverso la qualità dei rapporti tra persone e gruppi, favorisce l’attitudine all’ascolto, la disponibilità e il rispetto degli altri in un atteggiamento di sincerità e di apertura. e il rispetto degli altri in un atteggiamento di sincerità e di apertura.

 

SPIRITUALITA’ DELL’OPERA EDUCATIVA DELLE SUORE ORSOLINE DEL S.C.G.A.

Il Progetto Educativo della Congregazione si fonda sui principi cristiani che si attuano secondo il carisma proprio inserito nell’opera missionaria della Chiesa.

            “Sollecite per la evangelizzazione del mondo e la promozione umana, cercheremo di portare aiuto spirituale e materiale là dove i bisogni sono più urgenti. Con il nostro atteggiamento e la nostra  attività esprimeremo rispetto per i diritti della persona umana alla libertà, alla verità e al pieno sviluppo, tenendo conto delle diversità nazionali, confessionali e culturali. Saremo aperte ai valori spirituali di coloro ai quali siamo inviate”. (Costituzioni Suore Orsoline n°79)

            “La Congregazione è aperta ai problemi dell’uomo d’oggi, della Chiesa universale e quella locale... Assume concreti impegni apostolici secondo il proprio carisma...” (Cost. n° 78)

            “In questa prospettiva, come missione principale la Congregazione assume l’istruzione e l’educazione dei bambini e della gioventù.

Sollecita  al pieno sviluppo della persona umana, partecipa con impegno all’opera di educazione cristiana in ogni sua tappa, contribuendo così alla trasformazione del mondo  nello spirito della civiltà dell’amore”. (Cost. n° 79)

 

Le linee del Progetto Educativo delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante si ispirano:

1 - ai principi educativi della Fondatrice, Sant’Orsola Ledòchowska, tramandati nel tempo e fondati sul Vangelo;

2 - alle caratteristiche pedagogiche che scaturiscono dalla Spiritualità del Cuore di Gesù Agonizzante;

3 - ai bisogni dell’uomo di oggi;

4 - al Magistero della Chiesa.

 

PREMESSE E FINI DELL’EDUCAZIONE SECONDO IL PENSIERO DELLA FONDATRICE

“La missione specifica della Congregazione nella Chiesa è annunciare  Cristo, l’amore del suo Cuore, attraverso l’educazione e l’istruzione dei bambini e della gioventù, il servizio ai più bisognosi”. (Cost.n°4)

Il fattore essenziale che condiziona il funzionamento di un sistema sono gli educatori che lo realizzano: la loro personalità, le disposizioni d’animo e le qualificazioni.

Un sistema educativo, pur avendo premesse stabili  e fini e principi fondamentali  prevede l’elasticità e la mutabilità.

La Madre Orsola ha creato, ed ha  verificato con esito positivo, un sistema educativo molto coerente e dinamico, con carattere chiaramente religioso.

Tra i FINI vengono sottolineati:

-         Preparare gli educandi al lavoro su di sé

-         Essere membri utili alla società;

-         Essere persone dotate di qualità, come:

·        amore per Dio e per gli altri,

·        bontà,

·        senso del dovere,

·        autonomia,

·        coraggio,

·        laboriosità.

 

L’azione educativa deve permeare tutta la persona vista nella sua poliedricità e comprende:

EDUCAZIONE:       

- religiosa

- intellettuale

- sociale

- estetica

- sportiva

- interculturale

Un sistema educativo, che permette un’educazione completa, prendendo in considerazione tutti i settori essenziali per lo sviluppo dell’uomo.

 

PRINCIPI EDUCATIVI

            Nell’educazione il fine ultimo è la formazione integrale  dell’uomo, per raggiungere tale scopo ogni educatore realizza un proprio sistema con principi e fini particolari.

L’azione educativa della Fondatrice viene basata su:

·        STIMOLAZIONE dell’educando alla riflessione del senso  e fine della propria vita e ad un lavoro personale su di sé

·        FIDUCIA E FEDE nel senso educativo indipendenti dagli effetti immediati

·        ESIGENZE MOLTO ALTE  da porre a se stessi e agli educandi

·        CURA per il livello degli educatori, delle loro disposizioni, qualificazioni e valori che rappresentano

·        ATTUALIZZAZIONE di compiti educativi dettagliati e l’adattamento di essi ai concreti bisogni e situazioni

·        CREAZIONE  di un’atmosfera il più possibile favorevole dal punto di vista educativo.

In riferimento all’ultimo punto la Fondatrice afferma:

“Ecco la prima condizione per educare i figli per Dio: creare intorno ad essi un’atmosfera di felicità. Fatto questo il resto sarà più facile”.

“Come un fiore per fiorire ha bisogno di sole, così un cuore ancora debole, per alzarsi verso Dio ha bisogno di un’atmosfera di calore” (dai pensieri di Sant’Orsola – Fondatrice).

Per tale atmosfera è indispensabile prima di tutto lo stretto, cordiale contatto degli educatori con gli educandi che richiede la conoscenza delle loro caratteristiche individuali e dei loro bisogni: pazienza, apertura,  serenità, bontà, umiltà.

 

METODI E TECNICHE EDUCATIVE

L’efficacia di ogni metodo educativo  dipende ed è condizionata da diversi fattori:

- autorità e credibilità dell’educatore;

- predisposizione dell’educando;

- adeguatezza ai bisogni e alle possibilità dell’allievo;

- situazioni che vengono create.

La Madre Orsola dà molta importanza al metodo dell’ESEMPIO e lo pone al primo posto. Evangelizzare  con il proprio comportamento: “L’esempio a volte, farà più di una predica elevatissima...”

All’ESEMPIO sono legate alcune caratteristiche essenziali:

-         serenità d’animo

-         gioia

-         sorriso

“Un sorriso cordiale, una parola buona può fare di più di un ricco dono di un donatore corrucciato” (dai pensieri di Sant’ Orsola).

Serenità d’animo che non solo manifesta la propria disposizione, ma cerca anche di creare per gli educandi un’atmosfera di gioia.

Una particolare importanza viene data anche alle tecniche dell’influsso personale, di quello delle circostanze e di quello sociale.

Tutto deve concorrere a creare un contesto di bontà intesa in modo concreto, che spinge all’incoraggiamento ed elimina azioni repressive.

Una fondamentale caratteristica dell’azione educativa è:

l’ELASTICITA’  che permette:

-         un veloce e deciso adattamento di metodi, di tecniche e di    forme educative,

-         una situazione concreta,

-         un evitare schematismi che offuscano i bisogni.

 

LINEE OPERATIVE PER LA COMUNITA’ EDUCANTE

Le linee operative che devono permeare l’opera educativa delle Suore Orsoline S.C.G.A. sono:

1)      Creare un ambiente educativo, dove vige un clima di famiglia: gioioso, sereno, pieno di bontà.

2)      Porre attenzione alla persona dell’educando tenendo conto delle componenti: religiose, morali, intellettuali, culturali, estetiche, sociali, sportive, nazionali.

3)      Favorire l’apprendimento con i seguenti accorgimenti:

 

-         mirare all’essenziale  in modo critico e sistematico,

-         tendere più alla qualità che alla quantità,

-         usare metodologie e linguaggi adatti alle esigenze del bambino e conformi ai tempi,

-         tendere a dare il meglio,

-         verificare sistematicamente, da parte degli alunni il loro sapere per una sicurezza e un arricchimento.

4)      Delineare con semplicità e chiarezza la programmazione:

- proporre obiettivi didattici rispondenti alle finalità del Progetto Educativo,

- usare tecniche e mezzi adeguati ai tempi e suggeriti dai programmi ministeriali con particolare senso critico dei mass media,

- programmare eventuali attività integrative in accordo con le varie attività scolastiche e come arricchimento,

- tener presente gli alunni nel determinato ambiente con le loro capacità e attitudini.

 

La scuola si impegna  a promuovere iniziative a carattere:

RELIGIOSO: incontri spirituali e di formazione cristiana per gli alunni, per i genitori e per gli insegnanti, inserimento nella parrocchia e collaborazione con essa;

CULTURALE: incontri con persone qualificate; incontri con scuole statali e non statali, gite d’istruzione;

SOCIALE: avvicinamento ad alcuni bisogni e situazioni dell’ambiente; forme di volontariato;

SPORTIVO: attività psicomotorie e ludiche;

RICREATIVO:  feste organizzate tra bambini e tra bambini, insegnanti e genitori, giochi, attività teatrali.

 

    L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA  si pone  come fattore determinante ed essenziale in tutto  il contesto educativo. Esso deve aiutare gli alunni nel dare ai valori fondamentali, un supporto di fede cristiana affinché, alla luce del Vangelo, imparino ad essere sempre più consapevoli e responsabili delle loro scelte di vita.

 

COMUNITA’  EDUCANTE

Ogni progetto educativo chiama in causa un insieme di persone che tramite una collaborazione attenta e responsabile, realizzano e concretizzano le finalità del progetto educativo stesso, è questa la  COMUNITA’ EDUCANTE...

            La comunità educativa della scuola cattolica si propone di “dar vita ad un ambiente scolastico, permeato dallo spirito di libertà e di carità in modo che la scuola diventi una vera comunità educante.

Nell’opera educativa collaborano, insieme alla comunità religiosa:

-         insegnanti

-         genitori

-         alunni

-         personale ausiliario

-         ex alunni

 

COMUNITA’ RELIGIOSA

Quale depositaria del carisma e del patrimonio della Fondatrice, la comunità deve dare testimonianza con l’esempio e lo stile di vita, dei valori che intende trasmettere nel campo educativo, valori che scaturiscono dal Vangelo e dalla spiritualità del Cuore di Gesù Agonizzante, che con il suo “Ho sete” ci  spinge a condividere con i fratelli la fede, la speranza e la carità.

La comunità, e in particolare le Suora educatrice deve:

-           prendere coscienza, che la sua è una missione che scaturisce dalla sua vocazione e che manifesta  il bisogno di portare Dio agli altri;

-           caratterizzarsi per la comprensione , l’amore, la pazienza, il dominio su di sé e un buon rapporto con gli educandi;

-           essere attenta ai segni dei tempi, aperta ai problemi dell’uomo di oggi, della Chiesa universale e di quella locale;

-           accogliere ogni persona e dimostrare rispetto per i suoi diritti di libertà, verità, giustizia, confessionalità e nazionalità per un pieno sviluppo;

-           facilitare un’armonica collaborazione con tutti i componenti della comunità educante, offrendo un contributo competente e attivo;

-           creare una continuità didattica – educativa tra i diversi ordini di scuola.

 

INSEGNANTI

Il corpo docente  è costituito da insegnanti religiosi e laici che condividono e assumono i fini propri della scuola.

Gli insegnanti sono responsabili del rapporto educativo; questo compito comporta la disponibilità all’opera educativa e l’esempio che ne deriva.

Ad ogni insegnante è richiesto:

- una conoscenza e una condivisione della spiritualità e dei fini propri dell’istituto e di conseguenza, del progetto educativo;

- l’impegno a curare la loro formazione umana, spirituale e pedagogica alla luce del Vangelo e del carisma proprio della Congregazione;

- la disponibilità anche nel campo  para ed extra scolastico con un contributo attivo e costruttivo;

- una coscienziosa responsabilità per l’aggiornamento e la qualificazione della propria professione;

- un rapporto cordiale, aperto e sincero con gli alunni, con i genitori e tra di loro;

- una programmazione personale nello svolgimento della loro professione e una progettazione in collaborazione, per ricercare  - in quanto possibile - insieme metodi, tecniche  e percorsi pedagogici comuni;

- una verifica periodica con gli alunni e tra di loro.

Gli insegnanti  hanno il dovere di approfondire la loro formazione e la loro preparazione professionale; a tale scopo parteciperanno ad attività di aggiornamento proposte dalla Scuola e ad incontri a livello più ampio.

 

GENITORI

I genitori essendo i primi e principali responsabili dell’educazione dei figli, hanno il diritto di scegliere liberamente la scuola per essi.

Scegliendo la Scuola Cattolica si impegnano a condividere e a vivere quelli che sono i principi  cristiani. Nell’ipotesi che la FAMIGLIA non condivida in pieno l’ispirazione cristiana dell’insegnamento è tuttavia indispensabile che non ostacoli l’attuazione del progetto proposto.

I Genitori sono tenuti a:

- essere consapevoli e responsabili della loro scelta e  a collaborare attivamente con le linee operative del progetto educativo;

- creare dei rapporti sinceri con gli altri componenti della comunità scolastica e ad essere il più possibile presenti in tutto ciò che riguarda l’esperienza educativa dei figli;

- partecipare con suggerimenti e presenza attiva  nella realizzazione delle attività programmate  e nella risoluzione di problemi scolastici;

- offrire, in quanto possibile, la loro disponibilità anche nelle attività para ed extra scolastiche;

- partecipare, anche con i loro figli ad iniziative proposte dalla scuola.

I Genitori sono coinvolti nella vita scolastica attraverso:

- gli organi collegiali,

- gli incontri personali o di gruppo con gli insegnanti.

Inoltre possono approfittare degli incontri offerti dalla scuola a carattere culturale, educativo, religioso, ricreativo per approfondimenti, aggiornamenti e suggerimenti nell’educazione dei figli e anche per creare una maggiore conoscenza tra di loro e tra genitori – alunni – insegnanti.

La scuola  è aperta ad accogliere il contributo di coloro che possono mettere a servizio la loro specifica competenza nei diversi settori professionali convinta che ciò può servire da integrazione, da arricchimento e da  interazione tra l’ambiente scolastico e quello che lo circonda.

 

ALUNNI

Sono essi i principali soggetti del piano educativo, chiamati a vivere in un ambiente dinamico ed armonico in cui  devono essere guidati a pensare e a volere liberamente in modo abituale e maturo.

A loro si richiede di:

- condividere, nella consapevolezza dell’età e delle loro possibilità, le linee operative del progetto educativo;

- impegnarsi  nella propria formazione, assumendo le proprie responsabilità a livello personale e sociale;

- essere aperti all’azione educativa, disponendosi a ricevere gli aiuti che provengono dagli altri, con docilità;

- rispettare e accogliere la persona altrui, anche del diverso, con atteggiamento cristiano;

- sfruttare le loro capacità, dando il meglio di se stessi per la loro  formazione umana  e cristiana;

- essere disponibili alle iniziative culturali, sociali, religiose, sportive, ricreative proposte dalla scuola.

 

 CONCLUSIONE

Il Progetto Educativo è proposto per la Scuola dell’Infanzia ed Elementare delle Suore Orsoline  del S.C.G.A.

Le linee pedagogiche e le norme formulate stabiliscono i principi fondamentali, a cui l’azione educativa  deve far riferimento, formulando scelte operative idonee alle esigenze degli educandi e alla situazione culturale e sociale locale.

E’ necessario, che gli  operatori della comunità  educante approfondiscano i principi fondamentali del progetto, in modo da operare nella prospettiva giusta, garantendo la massima disponibilità per una realizzazione efficace e concreta.

E’ importante far riferimento al Progetto nella programmazione e verificare periodicamente l’azione educativa con le linee in esso contenute.

Ogni Istituto ha il compito di proporre, nel corso dell’anno scolastico e al termine, incontri di verifica in seno agli organi Collegiali per analizzare, valutare, migliorare l’opera educativa e, se occorre, formulare nuove ipotesi di soluzione.

Nella realizzazione del Progetto Educativo è  necessario che  gli educatori di ogni tipo di scuola,  operino in collaborazione tra di loro e con quelli di diverso grado scolastico, per garantire una buona continuità pedagogico – didattica e organizzativa del percorso formativo.

Il Progetto deve servire da incentivo nell’azione educativa; deve spronare a migliorarla e a qualificarla; deve suggerire forme idonee nell’attuazione e tramite l’azione propria di ciascuno, garantire, nella sua  realizzazione, il bene di coloro ai quali esso è rivolto.


 

Congregazione Suore Orsoline S.C.G.A.

Casa Generalizia

Via del Casaletto, 557

00151 Roma