La Congregazione delle Suore Orsoline del S. Cuore di Gesù Agonizzante

 

Scuola dell'Infanzia  "Maria SS.Assunta" 

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Scuola Primaria Paritaria  "S.Paolo"

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Incontri formativi / spirituali delle Maestre, con don Rino AS 2020/2021

 

 


 

incontro, 13 febbraio 2021

 

 

 

Il Monsignore Don Rosario Matera apre la riunione spirituale affermando che la pandemia ha segnato un tempo inedito nel rapporto fra scuola e famiglia.

Adesso bisogna ritornare alla regolarità scolastica per ritrovare la normalità perduta. La Didattica a Distanza è entrata in casa dove si è dovuto trovare lo spazio scuola. Non è stato facile né automatico  né naturale, in un contesto dove la dimensione informatica era solo ludica.

 

Dove si realizza la dimensione del servizio, lì c’è Dio nella Sua Epifania. 

 

Ognuno si porta appresso la propria storia. Occorre pazienza reciproca per rimodulare un concetto ambientale stabile e fisso da decenni, strutturato per bambini e adulti.

Obtorto collo, i genitori, di colpo, hanno ripreso, obbligatoriamente, il loro ruolo principale e fondamentale di educatori. Prima, essi richiedevano aiuto e conforto, soprattutto agli insegnanti della scuola primaria.

Prima del lockdown, scuola e famiglia erano due ambiti ben separati, fissi e ben definiti. Ora, le famiglie devono riprendersi il loro ruolo di genitori per cui, devono riappropriarsi del compito di educare, perché a loro spetta il dovere di educare. Parallelamente, la scuola deve accogliere un bambino con il suo zaino di vissuto e formarlo.

 

Dobbiamo abituarci  a convincere noi stessi che, epidemia o meno, la Didattica a Distanza sarà una nuova modalità di studio che caratterizzerà la scuola italiana del futuro.

La Didattica a Distanza ha dato origine a un nuovo concetto di famiglia, perché ha creato l’ambiente-scuola a casa. Altresì, ha sottolineato una crisi profonda, ha messo in risalto una mente fino a quel momento assente, per l’uso corretto degli strumenti necessari per l’attività professionale. Il lavoro dello studente è lo studio, con il quale contribuisce al ménage familiare.

A questo concetto, si ricollega la famosa frase di San Paolo (2Tessalonicesi 3,7) : “Chi non vuole lavorare neppure mangi”.

Per la famiglia è  stato ed è un compito difficilissimo, perché deve aiutare il bambino  a capire che il computer, in quel momento,  è scuola; seppur virtuale, quel computer, in  quel lasso di tempo, è la classe, per cui bisogna stare attenti.

I genitori hanno dovuto imparare strumenti e modalità che stressano molto le insegnanti, per cui hanno anche capito meglio il lavoro dei docenti.

 

Per quanto riguarda il MIUR, la Didattica a Distanza è un percorso che il Ministero iniziò dieci anni fa, quando si cominciò a pensare alla scuola digitale. La strategia di investimenti per la digitalizzazione in classe si è sviluppata in questo modo:

o        2008/2013: strategia investimenti per il digitale in classe (LIM);

o        2013/2014: wireless;

o        2015: piani digitali futuri.

 

L’avvento della Didattica a Distanza ha azzerato tutti i piani passati e la scuola ha dovuto gestire una nuova contiguità educativa. Purtroppo, si deve rilevare che, in questo contesto, la professione dell’insegnante è stata lasciata sola dalla politica. Comunque, la famiglia e i docenti hanno retto bene l’impatto. In tale condizione, le famiglie hanno scoperto il valore della vicinanza ai figli e gli insegnanti hanno compreso il valore del loro lavoro e del rapporto con i genitori dei propri alunni. La relazione va curata, così come va conosciuto il tessuto sociale e il contesto in cui si opera.

In ogni caso, la Didattica a Distanza ha ridato alla famiglia e alla scuola il loro giusto valore sociale e ha spazzato via la burocrazia, i pregiudizi, i confini.

 

La crisi del sistema sanitario ha evidenziato che non si è dato il giusto valore alla persona.

Speriamo che non si ritorni ai vecchi schemi, ma che si prosegua con la massima disponibilità mentale, per far entrare a scuola una nuova modalità.

 

Ci sono tutti i presupposti per un contesto nuovo.

In questo ambito, si inserisce bene il periodo della Quaresima, perché la Quaresima deve porre l’attenzione sul dettaglio, perché le persone non sono la pattumiera della sporcizia altrui. 

 


 


PROGETTO EDUCATIVO - Suore Orsoline S.C.G.A.

sant'Orsola, Educatrice ed Insegnante

 Nell’opera educativa

abbiamo un duplice compito:

 

il primo - educare i bambini per Dio, per la patria celeste,

il secondo – è l’educazione dei bambini per la società, per la patria terrena.

 

Il Sistema Educativo di Madre Orsola Ledochowska, di Katarzyna Olbrycht

 


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